AGI - "Spingere al voto il Paese nel pieno della terza ondata sarebbe un fallimento" perché "rischiamo di compromettere i fondi del Recovery. Senza quei 209 miliardi l'Italia è morta, non c'è futuro. Se si va a votare il Recovery rischia di saltare". E' quanto attribuisce tra virgolette il Corriere della Sera al ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un articolo che ricostruisce le ore febbrili di contatti continui all'interno del Movimento in questo particolare momento di tensioni nel governo.
Per il capo della diplomazia italiana nel mondo, dunque, "l'immagine che rischieremmo di dare al mondo sarebbe pessima, con i mercati finanziari che reagirebbero colpendo la nostra economia", è il ragionamento su cui insiste il ministro degli Esteri". Dunque, secondo Di Maio, "il Movimento ha una responsabilità di governo e deve onorarla a differenza di quanto hanno fatto altri in passato, non può consegnare il Paese in mano a chi diceva che la mascherina non serve" pertanto "Conte va difeso, metterlo in discussione è folle".
E con un obiettivo principale: "Sull'autorità delegata, sulla fondazione si trovi una quadra, siamo persone adulte, una nazione come l'Italia non può essere ostaggio di queste cose", è il messaggio chiaro che il ministro degli Esteri affida ai canali diplomatici in queste ore.