AGI - Il 2020 è stato l’anno del #Covid sui social, assoluto protagonista nelle conversazioni delle audience e dei politici italiani, in tutte le sue diverse declinazioni, sanitarie, economiche e sociali. Ma si è parlato anche di Recovery Fund, MES (Meccanismo europeo di stabilità), scuola, migranti, mascherine, vaccini e per la prima volta gli italiani hanno iniziato a parlare di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (dpcm).
Vediamo come si sono comportati i principali partiti politici e i loro leaders sulle piattaforme di comunicazione digitali, chi ha prodotto più contenuti e come sono cambiati i focus delle discussioni nel corso dell’anno.
++ LA LEGA PRETENDE RISPOSTE! ++ #Salvini: I parlamentari della Lega staranno ad oltranza in Parlamento, il nostro posto di lavoro, giorno e notte, fino a che non verranno date RISPOSTE CERTE agli italiani. Nel rispetto delle regole.#TorniamoLiberi pic.twitter.com/CT8J7z0Wvh
— Lega - Salvini Premier (@LegaSalvini) April 29, 2020
Non resteremo a guardare mentre centinaia di migliaia di persone rischiano il futuro.
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) April 29, 2020
Noi ci siamo, le nostre proposte anche: faremo la nostra parte per far ripartire l’Italia pic.twitter.com/umUC9AV00p
E’ grave che nei mesi scorsi non ci sia stato un controllo adeguato su chi non ha rispettato le regole. I comportamenti irresponsabili di una minoranza nel corso dell’estate hanno recato danno alla grande maggioranza degli italiani che si è comportata con rigore e con saggezza pic.twitter.com/CA81gStRjg
— Silvio Berlusconi (@berlusconi) November 10, 2020
Non replichiamo sui vaccini gli errori che ci hanno portato ad essere il Paese con il più alto tasso di letalità Covid. Lasciamo da parte retorica e gesti simbolici, concentriamoci sulle cose che contano davvero. Un altro fallimento sarebbe imperdonabile. Iscriviti ad @Azione_it pic.twitter.com/Hg5qZp7b0Z
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) December 29, 2020
Un governo non può essere sostituito da una Task Force. Il Parlamento non può essere sostituito da una diretta Facebook pic.twitter.com/fhRdVbeUDl
— Matteo Renzi (@matteorenzi) December 9, 2020
Con @JoeBiden 46esimo Presidente degli Stati Uniti si apre una nuova stagione di speranza e dialogo non solo per l’America, ma per tutto il mondo. Una grande gioia per noi Democratici, un messaggio di unità per tutti i progressisti #Biden #bidenharis2020 pic.twitter.com/ejFkW3R6vL
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) November 7, 2020
Il #MES va eliminato. @Mov5Stelle @M5S_Europa #16aprile pic.twitter.com/vCkIxlszLM
— Ignazio Corrao (@ignaziocorrao) April 16, 2020
Le forze di centro-destra anche nel 2020, così come nel 2019, si confermano le più attive sui social, strumenti di comunicazione che utilizzano nettamente di più rispetto alle forze di maggioranza che sostengono l’attuale Governo.
Su Twitter gli account di politici della Lega, sommati a quelli di Fratelli d’Italia e Forza Italia, hanno prodotto, in un anno, 105mila tweet su un totale di 152.142 contenuti (quasi il 70%) pubblicati da tutti i politici monitorati.
Gli account dei politici della Lega sono nettamente in vantaggio con 69.098 tweet pubblicati, circa 190 contenuti mediamente postati ogni giorno. Una quantità di pubblicazioni in grado di amplificare e direzionare il dibattito pubblico che quotidianamente matura e si sviluppa all’interno del paese.
Interessante notare come il Movimento 5 Stelle, nato e rafforzatosi originariamente attraverso l’utilizzo evoluto dei social media, nel 2020 abbia prodotto una quantità di contenuti nettamente inferiore, non solo alle forze di opposizione, ma anche rispetto agli alleati di Governo, (Pd e Italia Viva) con soli 8.074 tweet. Va precisato che il Movimento 5 Stelle utilizza massicciamente Facebook come strumento principale per dialogare con la propria audience di riferimento.
Lo stesso Matteo Salvini oltre a Twitter utilizza la sua pagina Facebook per replicare sistematicamente i suoi contenuti, spesso con il supporto di campagne sponsorizzate ad hoc. Oltre Salvini, sono Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Carlo Calenda (Azione) i politici più attivi e presenti.
Analizzando i trend e gli argomenti più discussi si osserva come il Covid abbia concentro la netta prevalenza delle conversazioni da marzo fino ad oggi; anche nei mesi estivi sebbene con una riduzione dei volumi, si è continuato a parlare della diffusione del virus, intervallando con altri temi come i migranti, la riapertura delle scuole, e soprattutto si è iniziato a discutere costantemente dell’utilizzo del Recovery Fund.
Un dato risalta: sebbene si sia parlato moltissimo di Covid sono praticamente assenti le conversazioni sull’app #Immuni, da parte dei politici, presente solo in 138 contenuti sui 149mila inerenti la pandemia.
Tutti i dati presenti in questi grafici sono stati raccolti e analizzati in collaborazione tra AGI - Agenzia Italia e KPI6. Anche nel 2020, ogni settimana, abbiamo raccontato i temi più importanti discussi sui social media, analizzando le dichiarazioni dei leaders e dei protagonisti della politica italiana, monitorando le opinioni e analizzando le emozioni degli utenti.