AGI - È appeso alle prossime 24 ore il futuro del governo giallo-rosso guidato da Giuseppe Conte. Il nuovo strappo di Matteo Renzi ha legato la permanenza di Italia Viva nell'esecutivo all'accoglimento da parte del governo dei 61 punti che l'ex premier e il suo partito hanno inserito in un documento chiamato 'Ciao', acronimo che sta per "Cultura, Infrastrutture, Ambiente e Opportunità", ma che suona sempre di più come un commiato dei renziani al presidente del Consiglio.
In conferenza stampa, Renzi è stato chiaro: senza il via libera alle proposte, Italia Viva ritirerà i suoi rappresentanti al governo. E la ministra Teresa Bellanova ha confermato: "Se il governo non guarda al futuro, oltre l'emergenza, vuol dire che io non sono più utile".
Oggi alle 15 sarà il Movimento 5 Stelle a presentare le sue proposte ai ministri Roberto Gualtieri e Vincenzo Amendola. Alle 17 toccherà al Partito Democratico. Domani, poi, sarà il turno di Italia Viva, Liberi e Uguali e le Autonomie. Un giro di incontri al termine del quale si cercherà di fare la sintesi delle proposte così da portare un documento unitario in Consiglio dei Ministri, previsto inizialmente per mercoledì ma che si terrà, con ogni probabilità, all'inizio di gennaio.
Uno schema concordato durante le riunioni tra le delegazioni dei partiti e il premier Conte della scorsa settimana. In quella sede di era stabilito che le osservazioni dei partiti alla bozza del Recovery Plan sarebbero state discusse ai tavoli con il Mef (sul modello della legge di bilancio), almeno per quanto riguarda i saldi del piano.