AGI - “Noi siamo in attesa di una risposta da parte del presidente Conte”. In un'intervista al 'Corriere della sera' la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti torna a chiedere “una svolta" al presidente del Consiglio. "Ma i tempi non siamo noi a dettarli bensì l’emergenza che ci chiede risposte concrete sui vaccini, sulla crisi economica, sulla riapertura delle scuole, sui progetti del Recovery plan”, aggiunge. Quindi, “non una verifica arzigogolata” ma “che su tutti quei temi ci siano risposte concrete e veloci, che ci sia un’assunzione di responsabilità da parte di tutti e al servizio del Paese”.
Nel caso in cui l'indicazione di supermanager alla governance del Recovery plan possa confluire nel maxi emendamento alla legge di bilancio, Bonetti precisa che "Matteo Renzi è stato chiarissimo: se così fosse noi la manovra non la votiamo". Il no arriverebbe anche in caso di mozione di fiducia. "La cosa non cambia, non ne facciamo una questione di esercizio del potere ma di cambiamento del Paese. Per questo io e Teresa Bellanova restiamo pronte al passo indietro. Io però sono fiduciosa: non credo che il presidente arriverà a forzare la mano facendo saltare la legge di bilancio". In merito a un possibile ritorno al voto, la ministra chiarisce che "nessuno può decidere oggi, la guida spetta al presidente della Repubblica. Quanto all’ipotesi del voto, certo, Italia viva sarebbe pronta". E l'ipotesi di un governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi? "In caso sarebbe il Parlamento a dover dare una risposta".