AGI - Il centrodestra ripropone l'immagine di una coalizione unita e solida, al lavoro per avanzare "proposte concrete" nell'ottica di una nuova collaborazione, aperta anche alle forze di maggioranza. Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani presentano, insieme con i più 'piccoli' - NcI, Udc e Cambiamo -, le proposte che confluiranno in emendamenti alla legge di bilancio: due miliardi per azzerare i versamenti a carico di partite Iva, autonomi, artigiani e professionisti, fondi e proposte in vista della riapertura delle scuole e tutela delle associazioni di volontariato.
L'obiettivo è di presentarsi uniti, come alternativa credibile a una "maggioranza sempre più litigiosa e divisa", spiegano.
Dopo i chiarimenti chiesti da Meloni, quindi, Salvini si 'corregge' sulla proposta, fatta nei giorni scorsi, di un governo 'ponte' che traghetti verso le politiche anticipate. "A palazzo Chigi c'è una riunione per parlare di rimpasto, poltrone, servizi segreti, task force, crisi. Qui al Senato siamo riuniti per parlare di futuro e degli italiani. Se ci fosse questa squadra a gestire questa fase gli italiani sarebbero più sereni. Questo governo prima toglie il disturbo e meglio sarà per gli italiani", attacca il segretario leghista.
"Vorrei un governo di centrodestra, senza chiedere niente a Di Maio, Zingaretti, Renzi. Se questo governo auspicabilmente dovesse avere difficoltà", chiarisce, saremmo disponibili a parlare con chi "in Parlamento fosse d'accordo a fronte di proposte concrete come queste", aggiunge Salvini.
"Confido che nel centrodestra si continui a lavorare compatti per raggiungere sintesi fondamentali", afferma, dal canto suo Meloni, che, ieri, in un'intervista, aveva espresso "stupore" per l'apertura di Salvini al governo 'ponte'. "Per nessuno di noi esiste più uno scenario nel quale si va con altri. Vogliamo governare questo paese insieme", sottolinea la presidente di FdI.
"Noi stiamo lavorando su cose concrete, al governo discutono di altre questioni, di aggiustare le posizioni di potere. Se il governo cadrà ne parleremo e il centrodestra come è stato unito in questi giorni lo sarà anche il giorno successivo all'eventuale caduta di questo governo", assicura Tajani.
In una lettera al 'Corriere della sera', il presidente di FI, Silvio Berlusconi aveva auspicato che, "al di là delle ragioni di schieramento, si possa trovare una convergenza sulle concrete esigenze del Paese". "Essere opposizione per un Movimento politico come il nostro non significa assolutamente tifare per il 'tanto peggio tanto meglio', sperare di guadagnare consenso sulle difficoltà dell'Italia - aveva aggiunto -. Non significa neppure dedicarci atattiche parlamentari più o meno efficaci per il nostro posizionamento. Significa al contrario, nella chiarezza del nostro ruolo di opposizione, lavorare per l'Italia, cercare di tutelare trovando le necessarie convergenze i comparti e le categorie più penalizzate dalla crisi". "Comunque non potremo votare" la legge di bilancio, aveva concluso, "perché sarebbe un atto di fiducia politica al governo", ma Forza Italia "sta lavorando per ottenere alcune modifiche, anche questa volta, a tutela delle categorie e degli ambiti meno garantiti".
I leader del centrodestra si sono incontrati pochi minuti prima della conferenza stampa e subito dopo per confrontarsi. L'incontro, seppur breve, sarebbe servito a Meloni e Salvini per chiarirsi. La leader di FdI avrebbe lamentato in particolar modo di non essere stata informata dal segretario leghista e tutto si sarebbe risolto con la promessa di condivisione di eventuali nuove posizioni sulla linea politica in futuro. I tre dovranno vedersi nuovamente nei prossimi giorni, probabilmente la prossima settimana, per chiudere il tema candidature alle Regionali del 2021.