AGI - "Lavorare per la coesione e la sicurezza, per il rispetto dei diritti dei cittadini, per il superamento dei divari, sono i doveri che avvertono, anche oggi, quanti, nelle istituzioni e nella società civile operano per la libertà e l'unione delle coscienze del nostro Paese". Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 51esimo anniversario della strage di Piazza Fontana.
"A Milano, in piazza Fontana, cinquantuno anni or sono, fu sferrato un attacco feroce al popolo italiano, alla Repubblica, alla convivenza civile del Paese", ha detto Mattarella. "Vite spezzate al cinico scopo di seminare paura, spingere la opinione pubblica a inseguire una sicurezza purchessia, sottrarre al popolo, con una spirale di violenza, la sovranità duramente conquistata con la lotta di Liberazione, azzerando il patto di cittadinanza che da essa ha avuto origine".
"Fu tappa di quella strategia della tensione di matrice neofascista, alla quale si aggiunse ben presto il terrorismo sedicente rivoluzionario delle organizzazioni brigatiste rosse", ha aggiunto il Capo dello Stato, che ricorda come, allora, "a vent'anni dalla Costituzione repubblicana la società italiana comprese che si trattava di un'aggressione alla nostra stessa civiltà, che erano in gioco i valori e i principi del patrimonio comune. Milano - con la sua concorde fermezza democratica - fu di esempio e divenne il paradigma della risposta civile".