AGI - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, farà il vaccino anti Covid rispettando l'iter previsto dal ministero della Salute in base alle priorità stabilite. Mattarella ha anche intenzione di rendere nota la sua decisione per dare l'esempio ai cittadini italiani.
Preoccupazione è comunque il sentimento che si respira in queste ore al Quirinale. Da giorni la lettura delle dichiarazioni bellicose dei leader e dei partiti, i segnali di nervosismo verso l'esecutivo che via via arrivano direttamente al Colle, lo stillicidio drammatico dei dati dell'epidemia, nulla contribuisce a portare un minimo di serenità tra le stanze della prima istituzione del Paese. Un sospiro di sollievo è giunto nel pomeriggio con l'intesa sulla riforma del Mes trovata dalla maggioranza: domani il premier Conte potrà perciò presentarsi davanti alla Camera e al Senato senza il timore che vengano a mancare i numeri, soprattutto a Palazzo Madama, sulla risoluzione di maggioranza relativa al salva-Stati. Ma resta tuttora irrisolto il nodo del Recovery Plan con i renziani che fanno opposizione durissima alla governance immaginata per gestire le risorse messe a disposizione dall'Unione Europea.
Nel caso in cui l'esecutivo non trovasse la quadra su un tema cruciale per il futuro del Paese, il rischio di una crisi politica si farebbe concreto. Dovesse accadere, sarebbe difficile, a quel punto, rimettere insieme una maggioranza, senza contare che Sergio Mattarella non intende impelagarsi nella faticosa ricerca di una, al momento inesistente, alternativa.
Ormai la riforma costituzionale del taglio dei parlamentari è applicabile e si può quindi andare a votare, o con un governo elettorale o anche con l'attuale che garantisca un ministro dell'Interno non politico e ministri 'di collegamento' già collaudati per la fase finale di trattativa sul Recovery. Uno scenario, quello di elezioni anticipate, che mai nessun presidente predilige, ma che al Colle non escludono nemmeno.
Molto dipenderà dal grado di litigiosità dei partiti di maggioranza. Litigiosità che si avvicina sempre di più al livello di guardia.