AGI - Aut aut della Lega a Forza Italia sulla riforma del Mes, subito 'stoppato' dagli azzurri. A tracciare le condizioni dei leghisti è lo stesso Matteo Salvini che mette in chiaro le richieste cui gli alleati si devono attenere se vogliono continuare a fare parte della coalizione.
La riforma del regolamento del Mes "riesce a peggiorare un trattato già negativo perchè divide l'Europa in buoni e cattivi, serie A e serie B", sostiene il segretario leghista. "Ovviamente, per i signori di Bruxelles, gli italiani sono di serie B e dovrebbero pagare senza dire nulla per coprire i buchi di altri. Se ad aver bisogno fossimo noi dovremmo sottostare alle richieste della troika modello Grecia. Chiunque in Parlamento approverà questo oltraggio, danno per l'Italia e le generazioni future - scandisce -, si prende una grande responsabilità: se lo fa la maggioranza non mi stupisce, se lo fa qualche membro dell'opposizione finisce di essere compagno di strada della Lega. Perchè qua si ipoteca il futuro dei nostri figli".
Le dichiarazioni di Salvini arrivano intorno alle 11. Il capo di via Bellerio parla coi giornalisti a margine di una visita al parco archeologico di Centocelle, a Roma. Terminato il tour, Salvini arriva a Montecitorio e fa capannello coi suoi in cortile per farsi aggiornare sul decreto Migranti, contro il quale la Lega fa ostruzionismo da ieri. Se FI voterà sì alla riforma del Mes si apre un problema politico - dice -. Un conto è la riforma del Mes, un altro è il Mes sanitario. In questo caso non si capirebbe un sì del partito di Berlusconi alla riforma. Ho posto le nostre condizioni: così finalmente mettiamo le cose in chiaro e si vede da che parte sta FI.
Tempo un paio d'ore e arriva il coup de theatre degli azzurri, anticipato dalla vice capogruppo al Senato, Licia Ronzulli, e confermato da Silvio Berlusconi che 'corregge' la linea di FI. "Il 9 dicembre non sosterremo in Parlamento la riforma del Mes perché non riteniamo che la modifica del meccanismo di stabilità approvata dall’Eurogruppo sia soddisfacente per l’Italia e non va neppure nella direzione proposta dal Parlamento europeo", spiega il presidente di Forza Italia. "Due sono i motivi che principalmente ci preoccupano - spiega - Il primo: le decisioni sull’utilizzo del fondo verranno prese a maggioranza dagli Stati. Il che vuol dire che i soldi versati dall’Italia potranno essere utilizzati altrove anche contro la volontà italiana.Il secondo: il Fondo sarà europeo solo nella forma perché il Parlamento europeo non avrà alcun potere di controllo e la commissione europea sarà chiamata a svolgere un ruolo puramente notarile"."Purtroppo - lamenta il Cavaliere - sono state ignorate le nostre proposte per una indispensabile riforma del Mes che sono state confermate dal voto del Parlamento europeo. E questo non rappresenta certamente un fatto positivo. Per queste ragioni quindi Forza Italia non voterà in Parlamento per questa riforma del Mes".
"La riforma in questione non ha nulla a che vedere con l’utilizzo dei 37 miliardi destinati alla lotta contro il Covid", conclude poi Berlusconi, sottolineando il tema che lo divide dalla Lega.