AGI - “Sarò molto franco, un mese di ritardo nel presentare la legge di bilancio è un fatto senza precedenti. Non esiste che il Parlamento non possa lavorare con scrupolo sulla legge di Bilancio. Il governo ha varato 28 decreti negli ultimi sei mesi e numerosissimi provvedimenti. Ha avuto modo di "parlare", ma è giusto ricordare che è il Parlamento a rappresentare il popolo". Così, in un’intervista a La Stampa, Graziano Delrio, capogruppo dem alla Camera.
"Se il Parlamento non parlasse, vorrebbe dire di fatto che non parla il popolo. Sarebbe gravissimo se il Parlamento non potesse lavorare nel modo migliore. Anche perché stiamo già lavorando in condizioni pessime, condizione che possiamo capire considerando la crisi che siamo vivendo”. E sulla proposta di un dialogo serrato con Forza Italia aggiunge: “Abbiamo sempre detto che c'era bisogno di tutte le intelligenze possibili in un momento di emergenza così grave: un'unità nazionale sostanziale, anche se non nel governo”.
“Perché noi ci crediamo ancora” al fatto, ad esempio, che sia necessario “uno spirito costituente davanti ad una crisi che ha una portata devastante non solo dal punto di vista economico” perché “rischiamo di perdere i sentimenti di coesione nazionale”. E non solo: “Rischiamo una divisione tra garantiti e non garantiti come ci ha ricordato il presidente della Repubblica. Rischiamo di perdere la solidarietà generazionale”, sottolinea Delrio.
Il capogruppo dem a Montecitorio respinge l’’idea che si tratti “di un inciucio”, e spiega che “usare questa espressione è soltanto un'operazione propagandistica per offuscare la realtà”. E rivolto ai 5 Stelle dice: “No. Il Pd non dà segnali agli alleati. Con gli alleati si discute e il percorso di apertura verso Forza Italia lo abbiamo affrontato con i nostri alleati, non contro. Ma vogliamo segnalare che una sindrome di autosufficienza e di presunzione, in periodi difficili, può essere preludio di scelte sbagliate e di esiti negativi”.
Per poi sottolineare, sul fronte del centrodestra: “Tra l'altro Salvini non può rimproverare a Forza Italia di fare un inciucio: è stato lui che ha abbandonato il centrodestra per fare il governo ‘giallo-verde’. Stavolta è tutto alla luce del sole. Forza Italia anche accogliendo sollecitazioni più volte venute dal Colle, si propone con responsabilità: non ha chiesto ‘piaceri’, vuole dare una mano, ha sue proposte. Merita un tavolo della maggioranza molto attento e capace di ascolto”. E sull’ingresso in maggioranza di Berlusconi, Delrio chiarisce: “Il presidente Berlusconi ha detto che questa ipotesi non interessa Forza Italia. E nemmeno a noi. Non discutiamo un'ipotesi che non c'è”.