AGI - “Lunedì presenteremo il piano 20/21 di Rousseau. Le parole chiave del 2021 saranno territorio e merito”. Lo annuncia Davide Casaleggio, erede di Roberto, fondatore del M5S con Grillo e ideatore di Rousseau, la piattaforma-cardine del Movimento in un’intervista al Corriere delle Sera, nella quale spiega che “quando un’organizzazione sociale si avvia verso una trasformazione la prima cosa che dovrebbe fare è definire il suo indirizzo strategico che indichi la direzione verso cui si vuole andare e su quali processi si vuole avviare la trasformazione. Solo dopo vanno indicate le persone o il team di persone che andranno a presidiarli”.
E il figlio del fondatore, aggiunge anche: “Andremo a costruire su Rousseau, in un percorso partecipativo con gli iscritti, le sedi digitali territoriali e tematiche, attive in modo permanente e aperte a tutti” e “definiremo anche un nuovo metodo meritocratico per far emergere persone e progetti che sappiano creare valore per la comunità” anche se, precisa, “sarebbe sufficiente analizzare le esigenze emerse e integrare questo organo con le funzioni che si rendono necessarie e facendo in modo che non vada mai a sostituire il principale organo collegiale: l’assemblea iscritti”.
Tuttavia, aggiunge Casaleggio, “è necessario lavorare al trasferimento di competenze e di esperienze mettendo al centro la formazione per ‘passare il testimone’” e per questo motivo “chiederemo a tutti gli eletti che stanno concludendo il secondo mandato di diventare ‘docenti’ e formare chi un giorno andrà al loro posto”.
Quindi delinea la sua visione e filosofia: “Tra il Movimento e Rousseau può e deve essere definito un accordo, tra l’altro previsto dallo Statuto, che definisca al meglio quello che già avviene nella realtà, ossia che il Movimento ha la gestione politica decidendo, per esempio, le votazioni, i quesiti, le regole di candidature o tutti gli aspetti di indirizzo politico, mentre Rousseau si occupa di promuovere i metodi e gli strumenti di partecipazione a supporto di quell’indirizzo. Questo accordo deve essere una partnership basata su valori, principi e progetti condivisi che ci si impegna reciprocamente a rispettare”.
All’obiezione che diversi big temano che lui e Di Battista vogliano minare la maggioranza di governo, Casaleggio ribatte: “È un timore infondato. Per adesso mi sembra sia una questione consultiva. Se dovesse esserci un cambio di maggioranza necessario credo si dovrà chiedere agli iscritti come si è fatto lo scorso anno e anche l’anno prima”.