AGI - Continua il dibattito sulla nomina di Gino Strada a commissario per la sanità in Calabria. E dopo l’intervento di oggi del fondatore di Emergency su La Stampa, la discussione prende la piega della polemica. Al quotidiano di Torino, Strada dice di non essere nelle condizioni di accettare o meno l’incarico perché dopo i primi colloqui dei giorni scorsi non è arrivata “alcuna proposta formale”.
L’eco delle interviste al generale Saverio Cotticelli e del video del suo successore, Giuseppe Zuccatelli, non si è ancora esaurita, e al giornale diretto da Massimo Giannini, Strada spiega: “Una settimana fa ho ricevuto la richiesta da parte del governo di impegnarmi in prima persona per l'emergenza sanitaria in Calabria. Ho chiesto alcuni chiarimenti sul mandato e sulle modalità di lavoro, ponendo una condizione fondamentale: non sono disponibile a fare il candidato di facciata né a rappresentare una parte politica, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento”. “Non ho nulla da recriminare nei confronti del governo che ha ovviamente facoltà di scegliere il candidato che ritiene più adatto a questo incarico – chiarisce - Non voglio però neanche alimentare l'equivoco di una mia indecisione”.
In suo favore si pronuncia Matteo Renzi, leader di Italia viva, che chiede a Palazzo Chigi di non perdere altro tempo e di accompagnare "fisicamente Strada a Catanzaro". "È un uomo vero. Un dottore vero. Un italiano vero. Se davvero è disponibile, il presidente del Consiglio e il ministro della Sanità possono fare una sola cosa per rimediare al pasticcio Cotticelli/Zuccatelli: firmare oggi stesso la nomina di Gino Strada a commissario per la sanità in Calabria e dargli tutti i poteri”. La sanità calabrese, ricorda Renzi, “è in condizioni che non si possono raccontare: dare carta bianca a Gino Strada non è la soluzione. Ma è un ottimo inizio. Perché Strada è un uomo che non guarda in faccia nessuno. E per la Calabria c’è bisogno di una persona così. Subito".
Voci concordi arrivano da altri esponenti della maggioranza. Per Loredana De Petris, senatrice di Leu e capogruppo del misto al Senato, “il governo deve rompere gli indugi, darebbe così un segnale forte e potente di cambiamento. Qualsiasi esito diverso sarebbe inaccettabile e incomprensibile per tutti e in particolare per gli abitanti della Calabria”. Incalza il governo anche Nicola Fratoianni, sempre di Liberi e uguali.
Critico invece Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d’Italia, che su Twitter scrive: “Gino Strada commissario per la Sanità in Calabria? Il governo è al terzo tentativo: dopo l'inadeguato era arrivato il trombato. Adesso il raccomandato? Di male in peggio”. Anche Forza Italia usa parole dure nei confronti della maggioranza. “Invece di occuparsi seriamente dell'emergenza virus che il governo ha trascurato in modo irresponsabile, nell'ambito della litigiosa maggioranza si gioca ancora alle figurine”, sostiene Maurizio Gasparri.
“Ora è Renzi a insistere per mandare Gino Strada in Calabria. Per scopi politici? Basta con questo giochetto politico e ideologico sulla pelle degli italiani e in questo caso in particolare dei calabresi, già mortificati da scelte dissennate del governo. Serietà. Responsabilità. E noi dovremmo collaborare con questa gente qui?”, conclude.