AGI - Avanti con le chiusure territoriali, lo schema della 'zonizzazione' non cambia. Si procede per ora con l'algoritmo che porterà a lockdown mirati, nessuna generalizzazione. È stato il presidente del Consiglio Conte a ribadire ancora una volta la validità dello schema del Dpcm nella riunione durata sei ore con i capi delegazione, alla quale poi hanno preso parte anche i tecnici.
Cominciano a vedersi gli effetti dei provvedimenti presi, in questo momento occorre mantenere il punto, il 'refrain'. Una prospettiva che non esclude comunque alcuna ipotesi nei prossimi giorni. Nella giornata di giovedì ci sarà altra riunione con la cabina di regia e il Cts. Arriveranno nuove strette a livello regionale ed è possibile che anche la Campania cambi colore ma si valuterà solo sulla base dei 'report' degli ispettori.
Ma intanto lo scontro è proprio sull'operato di De Luca e sui dati che arrivano da Napoli. Per il governatore se si è deciso di proseguire con il metodo scientifico non è possibile poi chiedere una norma specifica per la regione, ma il Movimento 5 stelle è sulle barricate. Chiede che la Campania diventi subito zona rossa.
Il premier media, ha chiesto al numero uno della Protezione civile Borrelli di attivarsi per l'allestimento di ospedali Covid e ha perorato la causa di un maggior rafforzamento dell'esercito e della protezione civile nel capoluogo per gestire l'emergenza sanitaria. Siamo lo Stato, dobbiamo dare un segnale, il suo ragionamento. Ma nessuna procedura ad hoc, del resto il Pd difende il governatore anche se c'è preoccupazione per la situazione.
In ogni caso l'automatismo in Campania scatterà qualora domani, con la nuova valutazione dei dati, dovesse essere necessaria un'altra ordinanza del ministro della Salute Speranza. Conte ha chiesto anche che nel sistema delle fasce venga meno ogni tipo di discrezionalità. Si attendono nel frattempo i provvedimenti restrittivi di Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Bonaccini e Zaia stanno lavorando a misure di comune accordo per evitare ulteriori assembramenti nel week end.
L'ipotesi di chiudere piazze potrebbe riguardare anche altri sindaci e governatori chiamati ad una assunzione di responsabilità. Ma non ci sarà una norma su tutto il territorio nazionale, anche se il Viminale da tempo ha fatto sapere che un'eventualità del genere è possibile, considerato che è stata inserita nel Dpcm.
L'esecutivo, anche con i massimi esponenti del Comitato tecnico scientifico, è tornato a valutare i report che arrivano dalle regioni. Si è discusso anche sulla scuola ma la decisione emersa è quella di prendersi alcuni giorni, visto pure che dopo le misure introdotte con i Dpcm del 24 ottobre e del 3 novembre la curva dei contagi si sta raffreddando.
Dobbiamo essere coerenti con il metodo scelto, il ragionamento anche della capo delegazione di Italia Viva, Bellanova. E si sta predisponendo anche il piano di distribuzione dei vaccini che è stato affidato al commissario per l'emergenza Arcuri. A preoccupare sono le strutture ospedaliere, l'aumento del numero dei morti e delle terapie intensive.
E il malessere crescente nel Paese tanto che da giorni si sta valutando di predisporre subito un nuovo scostamento di bilancio per introdurre altri fondi già nel Dl ristori. Mentre in Parlamento si continua a ragionare sulla possibilità di uno strumento ad hoc per un maggior coordinamento sui lavori.
Ma la strada di una 'supercapogruppo' o di una commissione bicamerale non è condivisa da tutto il centrodestra con la Lega e Fratelli d'Italia che attendono segnali concreti di collaborazione da parte del governo sulla manovra e sui provvedimenti economici a tutela delle categorie in difficoltà.