AGI - Per uscire dalla crisi innescata dal Covid "ci vuole un impegno comune, a prescindere dagli schieramenti politici". Lo ha sottolineato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervistato da Fabio Fazio a 'Che tempo che fa', su Raitre.
"Noi siamo fermamente alla opposizione - ha proseguito - ma nel rispetto dei ruoli non ci sono limiti alla nostra disponibilità, purché sia per il bene del Paese in un momento così grave e non per le convenienze politiche di qualcuno".
E ha aggiunto: "Credo di essere stato il primo a dire che nella emergenza ci si stringe attorno alle istituzioni e si mettono da parte le polemiche politiche facendo quello che il presidente Mattarella ha chiesto di fare già da mesi, cioè mettere insieme le migliori risorse del Paese, non solo della politica, ma dell'economia delle imprese e della cultura per affrontare una situazione straordinaria.
Ci vuole uno sforzo comune. Ci vuole l'impegno di tutti a prescindere dagli schieramenti", ha insistito.
Serve un luogo per discutere le proposte
"Bisogna trovare un luogo per confrontare le proposte e discuterle in vista di una decisione condivisa. Il luogo è il Parlamento e l'occasione è la sessione di Bilancio". Parlando dell'emergenza Covid e delle azioni del Governo per arginare i contagi, ha osservato: "Questo non è il momento delle polemiche".
"Credo - ha aggiunto - di essere stato il primo a dire che in piena emergenza tutti dovremmo stringerci intorno alle istituzioni, mettere insieme le migliori risorse del Paese, non solo della politica, per affrontare una situazione straordinaria, uno sforzo comune.
A prescindere dagli schieramenti, tutti dovremmo dare risposte concrete alle domande dei cittadini, indicazioni precise, univoche. Perché non trovare un luogo, un'occasione per confrontare le proposte e discutere per una decisione condivisa?".
Governo ci ascolti e ponga rimedio ai ritardi
Cosa avrebbe fatto Berlusconi se fosse stato al Governo con l'emergenza Covid: "Io non avrei chiuso un occhio sugli assembramenti - ha spiegato - avrei fatto dei controlli massicci, avrei posto un adeguato distanziamento sui mezzi pubblici, avrei mantenuto la promessa di creare 350.000 posti di terapia intensiva, avrei dato una tempestiva disponibilità dei vaccini antinfluenzali anche nelle farmacie.
Avrei individuato dei luoghi dove i contagiati avrebbero potuto trascorrere la quarantene senza il pericolo di contagiare i familiari. E poi un anno fiscale 'bianco' per le imprese colpite dal lockdown. Il Governo ci ascolti e ponga rimedio ai ritardi accumulati in questi mesi. Non si deve perdere altro tempo prezioso". E ha aggiunto: "Se a febbraio essere impreparati era comprensibile, a novembre non è accettabile".
Serve fare chiarezza su criteri chiusura Regioni
Collocare una Regione in zona rossa non è e non deve essere sentito come una punizione, ma occorre fare chiarezza sui criteri. Si tratta, ha spiegato il leader di FI, "di un atto di salvaguardia verso i cittadini" ma, ha sottolineato, "vorrei una maggiore chiarezza sui criteri utilizzati. È sorprendente - ha osservato - che una Regione come la Campania sia in zona gialla. Lo stesso governatore della Campania chiedeva la chiusura. Ritengono necessario che questo chiarimento avvenga al più presto".
Il Covid una delle esperienze peggiori di mia vita
"Il Covid è stata una delle peggiori esperienze della mia vita. Proprio per questo non posso dire di stare bene, mentre intorno a noi ci sono di nuovo lutti e crisi".
Trump ha pagato il suo atteggiamento arrogante
Infine una domanda sulle elezioni Usa e la vittoria di Joe Biden su Donald Trump: "Ho mandato i miei auguri di buon governo a Biden. - ha detto - io credo che oggi Biden abbia chiara la necessità di essere il presidente di tutti gli americani, e penso che questo possa essere un bene per tutti noi". E ha aggiunto: "Non ho sentito Trump. Credo abbia pagato con queste elezioni anche il suo atteggiamento molto spesso troppo arrogante".