AGI - L'aumento delle pensioni dei deputati siciliani potrebbe costare all'Assemblea regionale 700 mila euro in più all'anno. È quanto stimano i deputati regionali del M5s che oggi, nel corso di una conferenza stampa, hanno illustrato gli effetti della legge regionale 19 del 28 novembre 2019 che interviene nel calcolo dei contributi da versare considerando sia diaria che indennità con un aumento del trattamento di fine mandato dei parlamentari di Sala d'Ercole.
La stima è stata effettuata "ipotizzando l'adesione di 55 deputati, ovvero la totalità dell'Assemblea regionale ad eccezione del gruppo dei Stelle (15) che non a caso si è astenuto dal voto". Più nel dettaglio, ha spiegato il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Giorgio Pasqua, "nel caso di una sola legislatura si aveva diritto a una pensione di circa 718,10 euro lorde al mese. Inserendo anche la diaria nel calcolo ai fini previdenziali, si arriva a 1207,71 euro quindi un aumento di 489,61 euro al mese, che si matura al compimento del 65esimo anno di età".
Mentre, per chi ha svolto due legislature, "già a 60 anni si aveva diritto a 1348,23 lorde al mese ma, con il ricalcolo della diaria, si passerebbe a 2123,49 con un aumento di 775,26 euro lorde in più al mese". "È un aumento a tutti gli effetti - ha sottolineato ancora Pasqua - noi non vogliamo fare lotte di classe però si deve constatare che fuori da questo Palazzo c'è un mondo che soffre, piccole imprese e artigiani che aspettano un miliardo di euro dalla finanziaria: sono passati mesi e ancora il governo Musumeci non ha sbloccato queste risorse".