(AGI) - L'Italia è oggi in una situazione "diversa" rispetto a quella di marzo anche se "molto critica". Non lo nasconde il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella sua informativa alla Camera sull'andamento della pandemia e la necessità che ha spinto ad adottare urgentemente un nuovo dpcm, domenica scorsa.
L'Italia è ancora nella morsa della pandemia bisogna essere pronti a intervenire
Il premier ricorda che si è ancora "dentro la pandemia e che è necessario rimanere "vigili e prudenti" e "flessibili" nel valutare l'andamento dei contagi ed annuncia che si è "pronti a intervenire nuovamente se necessario". Ribadisce che non vi sarà alcun aumento delle tasse, sottolinea che la Cassa integrazione sarà rifinanziata e, a Montecitorio, specifica che lo sarà con 5 miliardi di euro.
La scuola rimarrà in presenza
Conte si sofferma sulla scuola e ripete che le attività scolastiche "continueranno in presenza" e che, come ha già detto in Senato, "non possiamo permetterci che uno dei principali assi portanti del Paese, dove sono riposte le migliori garanzie di un futuro migliore, possa subire ulteriori compromissioni, ulteriori sacrifici". Lo dobbiamo - sottolinea di nuovo - "all'impegno sin qui risposto dai nostri dirigenti scolastici, dai nostri docenti e dal personale Ata, che pur in condizioni difficili hanno garantito la continuità didattica, sperimentando nuove e talvolta inesplorate attivita' di insegnamento. Lo dobbiamo anche alle famiglie. Ma lo dobbiamo, soprattutto, ai nostri ragazzi, che non possiamo lasciare privi del valore di un'esperienza irripetibile di formazione culturale e umana, che si realizza nella scuola". Solo per le scuole secondarie di secondo grado "sono previste modalità più flessibili" della didattica, con ingressi scaglionati su cui "vigilerà" la ministra Lucia Azzolina.
Leale collaborazione con le Regioni
Il premier torna sul rapporto con i comuni e con le Regioni: il governo - sottolinea di nuovo - tornerà a dialogare, in spirito di leale collaborazione" e ricorda che molte di queste hanno già introdotto misure "più restrittive" di quelle previste dal provvedimento del governo perchè, ha già detto Conte ieri in Senato, "dobbiamo gestire con loro questa fase dell'emergenza che richiede" come ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "il coro sintonico delle nostre istituzioni e delle loro attività' che 'solo può condurci a superare queste difficoltà' perseguendo una strategia condivisa, responsabile ed efficace".