AGI - Un ringraziamento per il lavoro fatto finora sul Recovery Fund, ricordando a tutti che è un argomento decisivo per il nostro Paese, poi lo sprone: bisogna mettere in campo la massima efficienza nella destinazione dei fondi e la massima rapidità nella individuazione delle scelte. Una raccomandazione per altro completamente condivisa dall'intero esecutivo: Sergio Mattarella riceve al Quirinale il premier Giuseppe Conte, accompagnato dai ministri dell'Economia Gualtieri, delle politiche Ue Amendola, dell'Interno Lamorgese, della Salute Speranza, dello Sviluppo Patuanelli, dell'Ambiente Costa e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Fraccaro nel consueto pranzo pre vertice Ue.
Di Maio non ha potuto partecipare poiché era impegnato all’estero. I temi della colazione sono stati quelli presenti nell’ordine del giorno del Consiglio europeo di domani: Brexit, Covid, Cambiamento climatico e rapporti con l’Africa.
Covid: cornice Ue ma rispettare i paesi
Sulla pandemia Quirinale e governo prendono atto che la situazione in Europa sta diventando molto delicata, con chiusure e misure molto nette in alcune località. Nel corso della riunione si è dunque delineata la posizione italiana a favore di una cornice europea comune per le misure anticovid che però rispetti le specificità diverse dei singoli paesi. Inoltre, si è ricordato l'impegno europeo e italiano per arrivare al più presto al vaccino, soprattutto grazie al gruppo di contatto tra Francia Olanda Germania Italia.
Brexit: "la Ue è unita"
Unità sostanziale di Commissione Ue e Consiglio europeo per una trattativa con la Gran Bretagna che consenta un accordo "buono ma equo". Il premier Conte, secondo quanto si apprende, ha usato proprio questi due aggettivi sulla Brexit, durante il pranzo al Quirinale. Mattarella e il Governo hanno preso atto con soddisfazione di questa unità sostanziale tra Commissione Ue e Consiglio europeo.
Cambiamento climatico e sanzioni Russia
Sul cambiamento climatico si è fatto il punto considerando realistica una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030. Il Confronto in sede Ue è stato finora tra i Paesi che spingono per un accordo più avanzato (Italia, Francia, Germania e Spagna) e altri che invece ritengono di non poter accelerare su questo fronte perchè la riconversione industriale ecologica costerebbe troppo per i loro sistemi produttivi. Sull'Africa, per ragioni legate al Covid, è saltato l'incontro tra Europa e Africa, ma si è premuto sull'esigenza di rapporti più stretti di partenariato con il continente africano lungo alcune direttrici: sospensione del debito, trasporti, energia rinnovabile, Covid.
Tra gli altri argomenti trattati anche eventuali sanzioni su Russia e Bielorussia e la situazione del sistema produttivo italiano.