È un plebiscito quello che conferma Luca Zaia governatore del Veneto con il 76%, mentre il suo principale avversario, Arturo Lorenzoni, è dato al 15,6%.
Il peso della lista Zaia
La lista Zaia Presidente è in testa in Veneto con il 47,3%. Al secondo posto la Lega con il 14,9%, quindi il Pd con il 13,6%, Fratelli d'Italia con 8,3%, Lista Veneta con 2,9%, M5s 2,7%, Forza italia 2,6%. Ma il governatore non vuole attriubuire a questo risultato il valore che molti commentatori danno. "È la quinta volta che facciamo la lista civica e trovo strano che qualcuno veda una contrapposizione. Ormai è consuetudine e l'avete visto nelle regioni andate al voto oggi che il candidato presidente presenti anche una lista civica che è un contenitore per chi condivide le idee del candidato anche se magari non la casacca. Invece di pensare a poltrone pensiamo ora a lavorare 'pancia a terra'".
Il governatore ha ambizioni nazionali?
"Mi spiace che qualcuno la veda in contrapposizione, non ho ambizioni nazionali né partitiche, avrei potuto cogliere occasioni già prima. A me piace fare l'amministratore e ci hanno scelto anche perché non penso ogni giorno a scalate o altro" ha detto, "Questa è una responsabilità grande e abbiamo anche coscienza che non tutti quelli che ci hanno scelto sono elettori che ci votano normalmente quindi sarà mia garanzia rappresentare tutti e non deludere il mio elettorato e nuovi elettori. Mi rendo conto che poi tanti torneranno a votare i loro partiti ma avranno la garanzia che l'amministrazione sarà l'amministrazione di tutti".
"È un voto dei veneti per il Veneto. E intendo per veneti quelli che sono qui da generazioni, chi ha scelto il Veneto da pochi anni e gli ultimi arrivati che hanno un progetto di vita in veneto. Noi di obiettivi noi ne abbiamo uno solo: portare a casa l'autonomia".
"Sarà il Veneto dei grandi cambiamenti. E non sarà così il Veneto tra 5 anni. Il cittadino dà la delega a noi e con questi consensi siamo a pieno titolo delegati a rappresentarlo. Il tema è che oggi con queste percentuali e con questa affluenza possiamo permetterci di fare delle grandi rivoluzioni: dalla riforma sanitaria alle infrastrutture, dal policlinico universitario di Padova alla vicenda dei pfas. E poi la rivoluzione digitale, il piano dei trasporti, la difesa del suolo e molto altro ancora". ha poi aggiunto Zaia.