AGI - "Se prima di questa pandemia esisteva distanza tra politica e gente, adesso questa distanza è un baratro, è un oceano, sono due galassie diverse. Voi lì e la gente qui. Voi parlate del nulla, voi non fate nulla. Voi non avete ancora capito cosa è accaduto. Voi dovete ammettere di avere miseramente fallito, voi dovete prendere atto che avete concorso a far morire delle persone, non a mettere numeri in una tabella, a far morire delle persone". Luca Fusco, il presidente del 'Comitato Noi Denunceremo', nato dal gruppo Facebook che raccoglie i familiari delle vittime del Covid, molti dei quali hanno presentato denunce in Procura, scrive una "lettera ai politici in occasione del referendum e delle elezioni regionali in cui li definisce "bugiardi e vigliacchi, pietre, non uomini".
"Adesso - si legge nella missiva -dite che tutto funziona, un po’ di attenzione e tutto a posto. Il vostro cinismo spaventa. Siete pietre non uomini. Il potere ha cancellato l’uomo, siete sono piccole parti di un potere che non volete mollare. Ma il potere logora mentre l’uomo è capace di rigenerarsi. Quindi noi abbiamo sofferto, abbiamo pianto, abbiamo urlato ma siamo uomini e rinasceremo, il nostro cuore che adesso è chiuso si riaprirà, voi rimarrete sempre e solo vigliacchi e il potere che tanto accarezzate vi fagociterà".
Fusco spiega che molti 'reduci' dal Covid sono ora affetti dalla sindrome post traumatica da stress. "Ci ha riportato qualcosa che per noi era solo nei film. Il reduce della grande guerra, il soldato di ritorno dal Vietnam, il marine psicopatico di ritorno dalla guerra del Golfo come American Sniper. Adesso soffrono di questa sindrome il giornalaio, l’impiegato di banca, il salumiere, le persone comuni insomma, quelli che questa malattia probabilmente neppure sapevano cosa fosse. Ammetto anch’io la mia ignoranza, mi sono documentato, ho letto, ho approfondito e ho trovato tanti sintomi classici in me. L’irritabilità ingiustificata, lo svegliarsi la notte sempre alle due, la difficoltà di addormentarsi, il disinteresse per tante cose, il voler lavorare di più e più forte per annullarsi, per non pensare e dimenticare un po' l’accaduto".
"Una mia conoscente - aggiunge il presidente del Comitato - ha un bimbo di tre anni che non vuole più uscire di casa perché teme che il virus lo prenda e contemporaneamente ha paura che uscendo i poliziotti possano arrestarlo. Come farà a superare questa cosa un bimbo di tre anni? Come faranno i genitori a restituirlo alla leggerezza che un bimbo di quell’età deve, e dico deve, avere? Tanti, troppi si trascineranno, anzi ci trascineremo le conseguenze di questa vigliaccata che ci hanno fatto".
Fusco, poi, accusa: "Vigliacco è stato il non affrontare subito il mostro, vigliacco è stato il non informare compiutamente su quello che avevamo davanti, vigliacco è stato ad un certo punto chiudere tutto per tutelare meglio tutti. No signori, noi non siamo stati meglio tutelati, noi non abbiamo subito un semplice 'chiudere tutto', noi siamo stati confinati in uno schifoso campo di prigionia, con un morbo che circolava incontrollato e con ospedali e medici non in grado di aiutarci. Noi siamo stati condannati a reagire come potevamo, anzi a cercare di non morire come potevamo. Il chiudere tutto forse ha salvato gli altri, non certo noi".
"Il nostro campo di prigionia - continua il presidente del Comitato - è diventato un lazzaretto, un enorme lazzaretto e i nostri medici hanno iniziato ad applicare la medicina di guerra: fate una croce solo su chi si può salvare, per gli altri pregate. Ne abbiamo dette di preghiere, le abbiamo urlate, abbiamo chiesto aiuto ma le risposte erano solo bollettini a fine giornata con la conta dei morti e dei feriti. Come si fa in guerra quando alla fine di una battaglia gli ufficiali fanno il conteggio della forza da presentare agli alti comandi. Ecco, uguale".
E poi un riferimento alla guarigione di Silvio Berlusconi curato tempestivamente al San Raffaele da Alberto Zangrillo: "Oggi esimi professori di meravigliosi ospedali lombardi che salvano anche gli ultraottantenni dichiarano che salvarli ora è stato possibile poiché sono stati ricoverati al primo stadio della malattia. Dichiarano che non sono cambiati i protocolli terapeuti da marzo ad oggi, solo la variabile tempo è cambiata. Allora si potevano salvare i nostri padri, le nostre madri, i nostri nonni, allora una più attenta ed oculata gestione dell’emergenza nelle prime fasi avrebbe salvato persone, allora non è vero che si doveva per forza morire a casa di una morte orribile: soffocati. Si poteva fare. Si poteva fare molto meglio".
E questo "non fa altro che aumentare la rabbia, la mia rabbia, quando ancora due giorni fa un politico colpevole scrive una lettera aperta a noi e parla di tsunami, di bomba atomica, di evento incontrollabile. Bugiardi. Solo bugiardi. Anzi bugiardi e vigliacchi". "Ma come fate - chiede Fusco - a guardarvi allo specchio e non vedere dietro di voi le migliaia di persone che avete lasciato morire, che avete sacrificato in nome della politica, di una poltrona, di un voto, del profitto. Ma come fate? Ancora oggi avete l’arroganza di dire che è andato tutto bene. Ma su che pianeta vivete? Sulla luna probabilmente, perché se non vi accorgete che qui da noi la gente ha sì ripreso la vita normale, le aziende sì hanno ricominciato a marciare, le scuole sì hanno riaperto, ma con un’aria pesante, un’aria che sa di ricerca di dimenticare, di accantonare e mettere in un cassetto per smettere di soffrire, per smettere di ricordare tutte le volte che gli occhi si chiudono".
Dunque "andate nelle farmacie, vigliacchi, e chiedete di quanto è aumentato il consumo di ansiolitici, il consumo di tranquillanti, il consumo del 'per favore dottore, mia dia qualcosa per l’ansia perché ho come un groppo alla gola'. Dovreste sentirlo voi il groppo alla gola, dovreste sentirlo voi che avete abbandonato tutti, che avete lasciato soli i sindaci come unica traccia dello stato, e meno male che c’erano i sindaci, e meno male che si sono sostituiti ad uno stato non solo assente ma pauroso e nascosto. Vigliacchi anche in questo".
La lettera, quindi, conclude: "Non avete messo la faccia, vi siete nascosti. Nascosti dietro i decreti, dietro leggi e leggine, dietro comitati e comunicati, tranne uscire qualche volta con il favore delle tenebre, ben blindati e lontani dalla gente per raccontare il nulla. Per dare rassicurazioni di cartone. Vigliacchi. Tutti. E adesso noi ne stiamo subendo le conseguenze, abbiamo qualcosa che ci pesa sul cuore e non riusciamo a toglierlo; e voi? Voi parlate di referendum, voi parlate di elezioni, voi parlate di programmi. Non siete solo vigliacchi. Siete matti. Il potere vi ha dato alla testa. Voi parlate del nulla, voi non fate nulla. Voi non avete ancora capito cosa è accaduto".