AGI - Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, vola a Beirut ma a tenere banco è ancora una volta il tema scuola. "Abbiamo lavorato tantissimo perché quest'anno veramente si possa garantire a tutti agli studenti un'attività scolastica in piena sicurezza in presenza", assicura e ribadisce: "I lavori procedono molto bene, stiamo completando gli ultimi interventi, mi sento di poter dire che le criticità per la maggior parte le abbiamo superate". Conte ricorda gli investimenti decisi dal governo, "oltre 7 miliardi sino a oggi per la scuola", e difende poi la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, dalla mozione di sfiducia della Lega:"Mai un giorno di ferie". Ma il viaggio istituzionale in Libano è anche l'occasione per ribadire "la vicinanza dell'Italia a un popolo amico, a una nazione al centro dei nostri pensieri, soprattutto dopo una strage che ha devastato tante famiglie, la città, questa nazione. Una grande sofferenza" .
La scuola ripartirà in sicurezza
"Io sono fiducioso perché, devo dire la verità, quest'anno c'e' una particolare attenzione perche' funzioni tutto, per bene regolarmente. Non sempre è stato cosi' negli passati. Direi quasi mai, però è giusto che ci sia la massima attenzione da parte di tutti", assicura Conte sottolineando l'impegno continuo dell'esecutivo sulla scuola ricordando che "in Italia si producono 200 mila banchi, è impensabile che 2 milioni e 400 mila banchi possano essere già pronti il 14 settembre". Anche perché tiene a sottolineare, "stiamo parlando di un ricambio degli arredi scolastici incredibile". Inoltre, aggiunge il presidente del Consiglio, "alcune regioni hanno chiesto il ricambio sino al 70 per cento, siamo nella prospettiva non solo di favorire le condizioni di sicurezza ma favorire un rinnovo degli arredi scolastici, che è giusto. Abbiamo investito tanto, oltre 7 miliardi sino a oggi per la scuola".
Difende Azzolina: "Neanche un giorno di ferie"
Conte difende poi la sua ministra dell'Istruzione, Azzolina, dalla Lega che vuole sfiduciarla. "Non rispondo del comportamento delle opposizioni, se un partito dell'opposizione ritiene -in un momento del genere, dopo tutti gli sforzi che stiamo facendo, dopo tutti gli investimenti che sono stati fatti- di formalizzare una mozione di sfiducia nei confronti della ministra dell'Istruzione che credo non abbia preso neanche un giorno di pausa, per trascorrere un giorno di vacanza, la Lega farebbe bene a chiedersi quando è tata negli anni scorsi al governo, se forse avrebbe dovuto presentare tante mozioni di sfiducia ai propri ministri".
Orgoglioso del senso di responsabilità degli italiani
Torna a parlare anche del Coronavirus il premier. "Non nego che siano stati giorni molto difficili, tragici. Però rivendico con orgoglio di aver potuto contare, anche negli istanti piu' drammatici, sul senso di responsabiltà dei miei concittadini. Se oggi l'Italia è vista come un punto di riferimento nella lotta internazionale a questo virus, è soprattutto merito loro", dice in un'intervista al quotidiano libanese L'Orient Le Jour. "Dobbiamo continuare su questa strada, a livello nazionale e internazionale - insiste Conte - senza abbassare la guardia e lavorando ad una risposta coordinata che tuteli la salute di tutti, nessuno escluso. E' una battaglia che non possiamo permetterci di perdere".
In Libano per testimoniare la vicinanza del nostro Paese
Il viaggio istituzionale a Beirut "è la testimonianza della vicinanza dell'Italia a un popolo amico". spiega Conte ricordando che "siamo stati i primi a intervenire, abbiamo anche un intervento stabile, strutturato. Domani passeremo a visitare l'ospedale che abbiamo attrezzato, che mettiamo a disposizione della città per rafforzare il sistema sanitario". Il Libano, secondo Conte, "ha urgente bisogno di un governo che goda della fiducia della popolazione e con cui la comunità internazionale possa lavorare per la ricostruzione" e il suo auspicio è "che il processo in corso per la formazione del nuovo esecutivo possa concludersi presto e che prenda avvio un programma urgente di riforme, per rispondere alle legittime aspirazioni del popolo libanese.
Avanti con il piano cashless
Il premier torna poi a parlare del piano cashless, sul quale ricorda di aver avuto con tutti i soggetti interessati un confronto operativo "molto positivo". "Anche loro si rendono tutti conto dell'importanza per il Paese perché questo significherà, evidentemente incentivare tutti ai pagamenti digitali, significherà non solo beneficiare e rendere più efficiente il sistema dei pagamenti, più spedito trasparente e tracciabile: in prospettiva significa anche porre le basi per recuperare un'economia sommersa, per disincentivare i pagamenti in nero, cosa che ci fa molto male. Quindi si pongono le basi per l'obiettivo fondamentale da me dichiarato per l'intero governo: pagare tutti ma pagare meno". Secondo Conto, "il modo migliore per arrivarci è recuperare appunto risorse in chiaro e transazioni in chiaro".