AGI - Dopo quattro giorni di ricovero per una polmonite bilaterale provocata dal Covid, il "quadro clinico complessivo" di Silvio Berlusconi è "in miglioramento". A darne notizia è stato Alberto Zagrillo, suo medico personale nonché responsabile della Terapia Intensiva generale e Cardiovascolare dell’Irccs Ospedale San Raffaele, dove l'ex premier era arrivato il 3 settembre scorso, in tarda serata, per un "ricovero precauzionale", al sesto piano del padiglione Diamante, in una minisuite.
Nella giornata di oggi intanto è arrivata la notizia della positività al tampone della figlia primogenita Marina. La presidente di Fininvest e Mondadori è risultata contagiata dopo una serie di test a cui si era sottoposta periodicamente. Ora si trova in isolamento presso l'abitazione milanese, ma fonti del gruppo fanno sapere che sta bene e continua a lavorare.
Nel consueto bollettino medico del pomeriggio su Silvio Berlusconi, Zangrillo ha messo in evidenza alcuni aspetti, prima di tutto che la situazione generale del suo paziente "è coerente con l'evidenza ematochimica e la ripresa di una robusta risposta immunitaria specifica" e il secondo è che c'è una "riduzione degli indici di flogosi". Sono giornate decisive queste e le prossime 3 o 4, per capire l'evoluzione della polmonite, in una paziente definito 'fragile' per l'età - il prossimo 29 settembre farà 84 anni - e per le patologie pregresse.
Una polmonite che viene curata con il Remdesivir, l'unico farmaco anti-virale finora autorizzato per la cura di infezioni da virus Sars-Cov-2. Zangrillo aveva manifestato anche nei giorni scorsi un "cauto ma ragionevole ottimismo" lasciando intendere però che ci vorrà ancora del tempo per considerare Berlusconi 'fuori pericolo'.