Conquistare la Toscana per poi attaccare Roma. È la strategia che Matteo Salvini, leader della Lega, non ha mai nascosto nei suoi tantissimi appuntamenti e incontri effettuati in tutta la regione. Alle regionali di settembre il centrodestra si presenterà per la prima volta unito, con alle spalle le vittorie in tanti capoluoghi e piccoli comuni della Toscana, e l'obiettivo di far cadere una delle ultime "roccaforti rosse" sembra alla portata.
A rafforzare l'entusiasmo del centrodestra, sondaggi che parlano di un vantaggio limitato del centrosinistra e di moltissimi indecisi. La battaglia si annuncia dura, ma complice il lockdown finora si è assistito solo a pochi scambi tra i principali contendenti, il candidato del centrosinistra, Eugenio Giani, già presidente del Consiglio regionale, e l'eurodeputata Susanna Ceccardi, stella della Lega in Toscana e stretta collaboratrice di Matteo Salvini.
Infrastrutture, ambiente, rifiuti e la difficile situazione economica sono i temi in ballo in uno scontro che da destra viene presentato non tanto come un assalto alla "Toscana comunista", ma come una sfida tra il "vecchio sistema" e il cambiamento. Eugenio Giani è infatti un politico navigato, la sua carriera politica è iniziata con il Psi nel 1990 nel Consiglio Comunale di Firenze; poi con Psi, Socialisti Italiani, Socialisti Democratici Italiani e infine nel Pd.
Dal 2015 presidente del Consiglio Regionale, eletto nella circoscrizione di Firenze nella lista Pd-Riformisti toscani, Giani in questi anni visitato tutti i Comuni della Toscana e ben conosce i temi caldi della Regione; a sostenerlo ci saranno sei liste: +Europa e Iv, Pd, Orgoglio toscano per Giani, Sinistra Civica Ecologista, Verdi e Svolta.
Contro di lui, non senza qualche tentennamento, il centrodestra ha schierato la giovane Susanna Ceccardi: 33 anni, ex sindaca di Cascina (Pisa) e da poco mamma, Ceccardi detta la "zarina" è una fedelissima del leader Salvini, e ne emula grinta e combattività. È stata prima candidata dalla Lega Toscana, poi incoronata dal tavolo del centrodestra con Fdi e FI.
L'altra donna in lizza per la presidenza è Irene Galletti di M5s, in corsa solitaria dopo il mancato accordo dei pentastellati con il centrosinistra, di cui si propone come "alternativa". Laureata in Giurisprudenza e specializzata in Tutela dei Diritti Umani e Cooperazione Internazionale, Galletti ha già svolto un mandato da consigliera regionale e si è affermata alle "regionarie" del Movimento battendo il collega Giacomo Giannarelli con 859 voti.