AGI - “Quello che riscontriamo è che si tratta di un momento di difficoltà più di Salvini che della Lega”. Lo afferma in un’intervista a “Il Fatto Quotidiano” la sondaggista Alessandra Ghisleri che conferma il trend: Matteo Salvini cala e Giorgia Meloni cresce. “Il calo dei consensi – analizza Ghisleri – è iniziato dopo la crisi di governo dell’anno scorso”.
Nel senso che per Salvini il “non poter più realizzare promesse come la flat tax ha scoraggiato molti elettori” e “lì il sogno ha iniziato a sgretolarsi”. Insomma, per “Salvini ha pagato non esser più nella stanza dei bottoni”.
Ma poi, di mezzo ci si è messo anche il Covid. “È in quel periodo che il leader leghista ha perso più punti, da una parte perché in un momento drammatico gli elettori tendono a stringersi attorno al governo in carica. Poi Salvini ha pagato il mancato contatto con la gente, non poter andare nelle piazze”.
E “se i voti diminuiscono, si sta sbagliando qualcosa” tira le somme la sondaggista, secondo cui “forse le persone, che sono molto spaventate dai dati economici e temono la crisi, vorrebbero sentire parole più precise, nette e magari anche rassicuranti su quel che potrà accadere”. Insomma, conclude sul leader leghista, “questo è più il tempo delle proposte che delle polemiche, dei pompieri più che degli incendiari”.
Perché Meloni guadagna consenso
Quanto a Meloni, invece, per Ghisleri, la leader di FdI guadagna voti “prima di tutto per la sua coerenza” e perché “è ferma sulle proprie posizioni, lineare, non deve farsi perdonare alleanze coi 5 Stelle”. In secondo luogo, spiega poi, “FdI fa una buona politica sul territorio, dove riesce ad attrarre esponenti locali da altri partiti che portano voti. Meloni ha un consenso più territoriale, Salvini è più bravo nel conquistare il voto d’opinione”.
Ci sarà il sorpasso? “È difficile dirlo”, risponde Ghisleri che tuttavia racconta che tra Salvini e Meloni “c’è stato un passaggio di 1 punto e mezzo in una ventina di giorni”, parecchio “se si considera lo stallo delle forze politiche”. Ma “sono voti, però, che restano nel centrodestra, che sfiora il 47,4% dei consensi e si attesta, al momento, come coalizione vincente”. E comunque “non ci sono voti in fuga verso la maggioranza”, assicura Ghisleri. Quel poco che si muove, semmai, “è verso Azione di Carlo Calenda”. Che Euromedia, la società di sondafggi di Ghisleri, dà al 3,8%.