"Roma non può rischiare di celebrare il fascismo, la consigliera Guerrini non si è resa conto, ma poi ha capito e ritirato la mozione". Giustifica così la sindaca di Roma Virginia Raggi, in un'intervista a Repubblica, la decisione di bloccare la mozione presentata da alcuni consiglieri capitolini di M5s. A chi lo legge come un possibile attacco alla sua ricandidatura per il secondo mandato alla guida della città, Raggi, che di fatto sconfessato l'operazione dopo le numerose proteste, replica così: "Io vedo solo il tentativo di provare a ragionare su questo drammatico periodo storico". Anche se poi ammette che "l'esito non è stato coerente con le premesse", tanto che "si rischiava l'effetto contrario: celebrare le pagine più tristi della storia italiana".
La prima cittadina racconta ancora: "Appena ho letto la mozione sono intervenuta e ho parlato con Gemma Guerrini, lei è stata subito d'accordo a ritirare la mozione" perche' "Roma è orgogliosamente antifascista e con i fatti l'ho dimostrato in questi anni". Ma perché è importante l'antifascismo e cosa significa essere antifascisti oggi? Raggi lo spiega così: "In questo momento storico i valori dell'antifascismo sono fondamentali. Proprio in una situazione come quella creata dagli strascichi del Covid, che hanno creato sacche di povertà, è importante vigilare su chi soffia sul fuoco della disperazione. Dobbiamo fermare i pifferai magici che strumentalizzano le necessità dei più deboli. A questo, oggi soprattutto, servono i valori antifascisti" afferma la sindaca.