AGI - Sergio Mattarella è arrivato a Bologna per incontrare, nell'anno del quarantesimo anniversario, le associazioni dei familiari delle vittime delle stragi di Ustica e del 2 agosto 1980. Il presidente della Repubblica è giunto poco prima delle 11 nella sede della Curia, in via Altabella, dove è stato accolto dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e dal sindaco di Bologna, Virginio Merola. Poi il saluto all'arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi. Arrivato all'arcivescovado anche l'ex premier Romano Prodi. Mattarella ha deposto una corona di fiori alla stazione di bologna teatro della strage di quarant'anni fa. Dopo un breve colloquio con Zuppi parteciperà alla messa in suffragio delle vittime, officiata dallo stesso cardinale nella cattedrale di San Pietro.
La visita, in città, del capo dello Stato proseguirà nell'atrio della stazione di Bologna, dove si trova la lapide in ricordo delle 85 persone uccise il 2 agosto 1980, nel più grave attentato terroristico avvenuto in Italia dal secondo Dopoguerra. Qui il presidente della Repubblica incontrerà i parenti delle vittime. Ultima tappa della giornata 'bolognese' sarà al museo della Memoria dove sono custoditi i resti del Dc-9 ricostruiti all'interno degli spazi dell'ex magazzino Atc (Azienda trasporti consorziali). Attorno al relitto c'è l'installazione composta da 81 luci e altrettanti specchi in memoria delle 81 vittime della strage di Ustica. La visita di Mattarella sarà in forma privata.
Il suo arrivo in città è stato particolarmente apprezzato sia dalle associazioni dei parenti sia dai rappresentanti delle istituzioni locali, in una ricorrenza importante come i 40 anni dalle stragi del 2 agosto e di Ustica che hanno segnato per sempre la storia d'Italia e del capoluogo emiliano. "L'incontro con il presidente della Repubblica sarà un abbraccio forte che lenisce queste profonde ferite, prima di tutto nei confronti dei familiari e dei parenti delle vittime e in generale di tutta la nostra comunità che sente ancora vivo quel dolore e continua con impegno incessante a mantenere alto il valore della memoria", aveva detto il sindaco di Bologna, Virginio Merola.