"Sono tuttora convinto che si sia trovato di un negozio corretto. Ma poiché il male è negli occhi di chi guarda ho chiesto a mio cognato si rinunciare al pagamento e di considerare quel mancato introito come un ulteriore gesto di generosità". A dirlo è il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso del suo intervento in Consiglio regionale, dopo l'indagine che lo vede coinvolto per una fornitura di camici ad Aria spa (la centrale acquisti della Regione).
Il governatore ha ricordato: "L'inchiesta di Report è stata annunciata con toni scandalistici. Se ne sta interessando la magistratura e da pochi giorni ho appreso che mi attribuisce un ruolo nella fornitura da onerosa a gratuita. Sapevo dal 12 maggio che Dama si era resa disponibile a fornire un contributo per emergenza covid. Lo aveva fatto in precedenza".
Il governatore aggiunge che "sono state coinvolte delle aziende e tutte e 5 aziende che avevano dato propria disponibilità a riconvertire le produzioni, tutte e 5 hanno visto acquistate loro merci e camici. Con costi differenti. Per tutte queste aziende è valsa la medesima procedura, dopo l'autorizzazione del governo a Regione Lombardia di una effettuare procedura semplificata per l'emergenza".