AGI - "Io credo che la più grande idea ribelle sia mettere in grado questo Paese di spendere quello che ha": lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ospite del Villaggio Rousseau ha auspicato l'abolizione delle leggi che ostacolano l'impiego dei soldi del Recovery Fund. "Noi abbiamo ottenuto un grande risultato, abbiamo oltre 200 miliardi da spendere", ha ricordato il titolare della Farnesina, "bisogna dirci: se oggi la struttura normativa non è in grado di spendere questi soldi, mettiamola in discussione. Dobbiamo abolire un po' di leggi. Cominciamo ad abolire tutte le leggi che saranno nemiche della capacita dello Stato di spendere il Recovery Fund".
"L'Europa è cambiata" e "il Recovery Fund è figlio di tanti fattori. L'Italia ha saputo negoziare con la grande volontà di creare un piano ambizioso, ma è figlio anche di una svolta della Germania", ha sottolineato Di Maio. La svolta per il ministro è stata favorita dal fatto che "le nostre imprese hanno dato alle aziende di tutta Europa tantissimo in termini di qualità e di competenze, per cui se l'Italia ha una crisi economica ne risentono tanti altri sistemi industriali" dell'Unione.
Poi il taglio dei parlamentari:"Sono anni che portiamo avanti" la riforma, "manca l'ultimo passaggio del referendum, che è stato indetto il 20 settembre, ci siamo, adesso siamo nelle mani dei cittadini italiani". "Credo sia un fatto giusto, non è solo una questione economica", ha aggiunto l'ex capo politico M5s, "avremo meno burocrazia: il numero ampio di parlamentari produce molti emendamenti, molti commi... se noi riduciamo il numero di parlamentari ridurremo anche la complessità delle nostre proposte di legge. Spero che i cittadini votino per il sì".
"Passiamo da circa mille a circa 600 parlamentari, un obiettivo che avevamo da inizio legislatura. Il governo che ha fatto saltare salvini era anche perchè non voleva tagliare il numero die parlamentari. Ci siamo, ora siamo nelle mani dei cittadini italiani". "Io credo che sia un fatto giusto, non credo sia solo una questione economica, avremo meno burocrazia perchè il numero dei parlamentari che abbiamo oggi produce molti emendamenti, molti commi, molte virgole. Riducendo il numero dei Spero che i cittadini votino per i Si', io andro' a votare per il taglio dei parlamentari", ha aggiunto Di Maio.