AGI - Scoppia la protesta in Calabria dopo lo sbarco di 70 immigrati pakistani (20 i minori non accompagnati) soccorsi al largo di Caulonia, 26 dei quali risultati positivi al coronavirus. E la presidente della Regione, Jole Santelli tuona: "o il governo interviene subito o blocchiamo gli sbarchi". Tra i positivi, tutti asintomatici, vi sono 5 minori. Sono giunti a bordo di un veliero fino a Roccela Jonica, dove e' scattata la macchina dei soccorsi. Gli adulti sono stati suddivisi in due strutture ad Amantea e Bova mentre i minori sono stati ospitati in un albergo di Roccella Jonica.
I manifestanti hanno dato vita alla protesta sulla strada statale 18 Tirrenica ad Amantea (Cosenza) per contrastare l'arrivo dei 13 migranti sbarcati a Roccella Jonica che sono ora ospitati nel locale Cas. La task force dell'Asp di Cosenza ha avviato i protocolli di sicurezza ma la popolazione locale è in allarme e ha bloccato il traffico. Alcune persone si sono stese sulla strada. Sul posto le forze dell'ordine. "Mi aspetto una risposta rapidissima da parte del Governo e avverto che, in caso contrario, non esiterò ad agire, esercitando i miei poteri di ordinanza per emergenza sanitaria, vietando gli sbarchi in Calabria", scrive Santelli, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
"Negli ultimi giorni - ricorda Santelli - sono stati registrati, diversi sbarchi che non possono essere affrontati con le ordinarie misure, attesa la situazione di emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Covid-19 che, sebbene si sia ridotta nelle sue dimensioni, non può dirsi affatto superata. Solo nella giornata di ieri, ben 27 migranti, sbarcati nel porto di Roccella, sono risultati positivi ed altri, probabilmente, si positivizzeranno nei prossimi giorni. Chiedo, pertanto, al Governo di intervenire, adottando misure volte ad evitare che gli immigrati vengano gestiti, da un punto di vista sanitario, solo dopo il loro sbarco a terra".
Nella lettera a Conte, Santelli osserva che "l'unica soluzione in grado di evitare pericoli per la salute della popolazione calabrese non può che essere quella di procedere alla requisizione di unità navali, da dislocare davanti alle coste della regione italiane maggiormente interessate dagli sbarchi, a bordo delle quali potranno essere svolti i controlli sanitari sugli immigrati e potrà essere assicurata, in caso di positività, l'effettuazione del periodo di quarantena obbligatoria. Mi aspetto - conclude il presidente della Regione Calabria - una risposta rapidissima. Voglio evitare un braccio di ferro con il Governo, ma ho l'obbligo di difendere i calabresi e chi ha scelto di passare in Calabria le proprie vacanze".
"Questa volta condividiamo la preoccupazione espressa dalla presidente Santelli. Non condividiamo, però, il suo tentativo di strumentalizzazione, scaricando sul governo nazionale le responsabilità", fa eco il capogruppo del Pd alla Regione Calabria, Domenico Bevacqua. "Per questo - aggiunge - chiediamo da subito la attivazione di un tavolo finalizzato a gestire l'emergenza".