AGI - Le parole di Romano Prodi accendono il dibattito tra i partiti. L’apertura a un eventuale ingresso di Forza Italia nella maggioranza – che per qualcuno equivale a un assist del Professore al Cav - provoca reazioni contrastanti anche nel centrodestra. Matteo Salvini esclude ogni possibilità e assicura che il cavaliere non ha alcuna intenzione di sostenere l’esecutivo Conte.
“Ho sentito ieri Berlusconi: era, è e rimane convintamente nel centrodestra”, dice a margine di un flash mob davanti a Palazzo Chigi il segretario della Lega che non si lascia sfuggire l'occasione per attaccare gli avversari.
“Capisco la disperazione di Prodi e del Pd, che ormai si sentono scivolare la poltrona da sotto le natiche, però il centrodestra è unito e compatto, sta lavorando e quando gli italiani potranno votare noi torneremo a governare in maniera più seria e concreta di quanto non stiano facendo gli amici di Prodi in questo momento”.
Usa accenti meno gravi Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi di FI della Camera e del Senato. "È come la folgorazione di San Paolo sulla via di Damasco. C'erano già state parole significative da parte di Pier Luigi Bersani, di Fausto Bertinotti. Si tratta – afferma l’esponente azzurro – di un atto di serietà, di coraggio politico. Un modo per rimettere insieme i tasselli della storia, forse un primo vagito di pacificazione politica. Qualcuno dirà che parla così perché punta al Quirinale, ma io non lo credo assolutamente".
Meno conciliante è Licia Ronzulli, vice capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, che giudica l’analisi politica di Prodi come “assolutamente distaccata dalla realtà. E’ impossibile che Forza Italia entri in maggioranza, chi continua a fare politica attivamente e vive il Parlamento tutti i giorni – spiega - sa bene che questa è un’ipotesi del terzo tipo dell’irrealtà”.
L’idea riscuote consensi in una parte del Partito democratico e anche in Azione di Carlo Calenda. L’ex ministro su Twitter risponde a un lettore e scrive: "Prodi è un signore che ha smesso di fare politica attiva. Ogni tanto spiega le sue opinioni. Ritiene che questa maggioranza sia bloccata, e che per quanto il passato di B sia indigeribile, e lo è, dato il disastro che si prepara abbiamo bisogno della più ampia condivisone”.
Tra i dem, Andrea Marcucci, capogruppo in Senato, sostiene infine che “le dichiarazioni di Romano Prodi invitano tutti gli europeisti a stare dalla stessa parte. Nessuno escluso. Nell'interesse dell’Italia. Io – conclude - sono d’accordo con lui”.