Il decreto Semplificazioni approvato 'salvo intese' dal governo nella notte è un "trampolino di lancio per il Paese". Giuseppe Conte lo dice illustrando le misure del nuovo provvedimento e ricordando che durante la settimana di confronto agli Stati generali "corale è stato l'appello a far correre l'Italia". Con il decreto, sottolinea, "alziamo il livello di velocità" ma "non offriremo spazio agli appetiti criminali", assicura e annuncia il via libera a 130 opere pubbliche inserite nel piano 'Italia veloce': dall'alta velocità ferroviaria Palermo-Messina-Catania che andrà in gara già quest'estate all'alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, Pescara-Roma, Pescara-Bari, Genova-Ventimiglia, Venezia-Trieste, La Spezia-Parma, Brescia-Verona, dall'ampliamento della Salaria, della Pontina, della Ragusana, della 106 Ionica alla realizzazione Gronda in Liguria, dall commissariamento di 9 dighe in Sardegna al potenziamento Agrigento-Caltanissetta.
Sugli appalti Conte conferma che non ci saranno gare per le opere sotto i 150 mila euro - "oggi i cantieri sono impantanati", spiega il presidente del consiglio - e sprona gli amministratori pubblici a "scacciare la paura della firma". "Andiamo a colpire chi non fa e non chi si assume la responsabilità", afferma. In futuro, dice poi, "avremo meno scartoffie, meno moduli, un Internet più veloce e annunceremo tra breve un grande progetto in materia di banda larga". Conte promette anche "meno file agli sportelli" con la possibilità per i cittadini di agire nella pubblica amministrazione attraverso una App. Novità in vista anche per il reato di abuso d'ufficio, che sarà modificato.
Quali intese per le Regionali?
Conte, che nel pomeriggio sarà a Lisbona e domani a Madrid e nei prossimi giorni a Berlino e poi ancora in Olanda per stringere sul Recovery fund, ha incontrato oggi a Palazzo Chigi Davide Casaleggio. Facile attendersi che tra i temi di confronto tra il premier e il figlio del fondatore del Movimento 5 stelle - che ieri sera ha incontrato Alessandro Di Battista e che domani potrebbe vedere Luigi Di Maio - possano aver avuto spazio anche le elezioni regionali del prossimo settembre. Capitolo sul quale oggi Conte ha confermato di "non voler interferire nelle decisioni autonome delle singole forze politiche", pur osservando che "un progetto politico" non si realizza "con forze politiche qualsiasi intercambiabili". "
Confido che tutti i nostri compagni di viaggio possano, anche nelle occasioni territoriali, dare continuità a questo progetto. Ma resto consapevole - ha messo in evidenza il presidente del Consiglio - che governo nazionale e territoriali sono diversi".