AGI - Il tour europeo di Giuseppe Conte, che lo vedrà impegnato domani a Madrid con il premier Pedro Sanchez, venerdì a L'Aia, dove incontrerà il premier olandese Rutte, e lunedì a Berlino da Angela Merkel, comincia con la visita in Portogallo ad Antonio Costa.
A dieci giorni dal Consiglio Europeo straordinario del 17-18 luglio, il premier portoghese e quello italiano consolidano l'asse sul Recovery Found: "Non abbiamo tempo e non possiamo accettare un compromesso al ribasso. Serve una decisione politica forte e coordinata dell'Europa. Le altre istituzioni europee, come Bce e la Commissione, hanno fatto bene. Io e Costa faremo la nostra parte affinché il Consiglio Europeo del 17 luglio sia risolutivo con un piano di rilancio efficace", ha sottolineato il premier in conferenza stampa al termine del bilaterale.
L'obiettivo di Italia e Portogallo è quello di rinsaldare le posizioni convergenti rispetto all'accordo politico sul "Next Generation Eu" e sul Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027, anche perché - hanno sottolineato i due leader - "costituiscono un unico pacchetto". Con il primo ministro Costa c'è una efficace convergenza su una risposta economica europea tempestiva e straordinaria alla crisi.
"Non entro nei dettagli, ma la linea rossa è il livello indicato dalla Commissione Ue", ha osservato Conte. "La risposta del Consiglio europeo deve essere all'altezza e immediata". Il Recovery Fund "non è un assegno in bianco ma un impegno che prenderemo tutti insieme".
Ma da questa crisi, anche alla luce delle previsioni economiche per l'Eurozona, si capisce che "o ne usciamo tutti insieme o non esce nessuno", ha esortato Costa. "E le previsioni sono un campanello d'allarme a Bruxelles sulla necessità di approvare una proposta, quella della Commissione, che è una proposta intelligente ed equilibrata", ha aggiunto.
Quanto al Mes, i due capi di governo hanno assicurato di non aver affrontato il tema: "non ne abbiamo parlato, non è nei nostri principali pensieri", ha tagliato corto Giuseppe Conte.
Quanto alla politica interna italiana, le domande dei giornalisti si concentrano sulle regionali e sull'incontro di questa mattina a Palazzo Chigi con Davide Casaleggio: "Abbiamo fatto una chiacchierata su un progetto in onore del padre - ha risposto Conte - Sulle regionali il tema è stato sfiorato ma non ci siamo confrontati su nessuna strategia regionale. Rispetto le decisioni dei partiti" in vista della competizione di settembre, "ma non era mia intenzione forzare la mano con nessuno. Ho solo formulato un auspicio, visto che le forze politiche di maggioranza si presentano separate, mentre le opposizioni saranno unite. Questo non significa tirare per la giacchetta il Movimento cinque stelle", ha puntualizzato il premier.
Il negoziato europeo, dunque, è entrato nel vivo. Domani il premier sarà a Madrid da Pedro Sanchez. Il tour nelle cancellerie europee sarà decisivo per mettere a punto una strategia comune, creare un fronte compatto e rassicurare gli altri leader europei sui progetti per far fronte alla crisi economica, e convincere i cosiddetti Paesi 'frugali' (Olanda, Austria, Svezia e Danimarca) ad accettare il piano proposto dalla Commissione. Il tutto senza perdere di vista le mosse del blocco di Visegrad.