AGI - "Il prossimo 21 luglio su questi fatti ci sarà un procedimento disciplinare e in quella sede sono certo di chiarire tutte le situazioni che mi riguardano compresi i giudizi fatti sui miei colleghi". Lo ha detto l'ex presidente dell'Anm Luca Palamara, pm di Roma sospeso da quasi un anno dalle funzioni e dallo stipendio, intervistato da Paolo Liguori nell'approfondimento di Tgcom24 'Fatti e misfatti'. Poi ha aggiunto: "Sono sicuro di poter chiarire tutto quello che è avvenuto in quei mesi. Ma già posso anticipare che in alcune espressioni che ho espresso non mi riconosco".
Per il pm (ora sospeso), "il trojan ha segnato un salto di qualità nella lotta alla corruzione, alla mafia e al terrorismo. Pero' c'e' un problema grandissimo del reale funzionamento di questi captatori informatici". Il trojan "ha una durata limitata, è nelle mani di persone che non sappiamo, gestisce una mole di dati di terze persone che risultano catapultate in questa vicenda che mi riguarda ma sono estranee", ha sottolineato Palamara.
Infine, Palamara ha commentato la vicenda della sentenza di condanna per Silvio Berlusconi nel processo Mediaset e dell'audio dell'ex magistrato di Cassazione Amedeo Franco. "Anche io - ha detto - conosco dei pezzi importanti di questa storia perché sono stato uno dei componenti della sezione disciplinare nei confronti del dottor Fernando Esposito. Avendo rivestito quella carica posso rispondere nelle sedi istituzionalmente componenti. Oggi da osservatore esterno dico che sono accaduti dei fatti rispetto ai quali deve essere interesse di tutti chiarire e comprendere che cosa è accaduto".