AGI - Da settembre si voterà per il rinnovo dei Consigli regionali di Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Il Consiglio dei Ministri mette nero su bianco che Puglia e Liguria non rispettano le norme sulla parità di genere nelle leggi elettorali e chiede la doppia preferenza uomo-donna oppure le quote di lista, come previsto dai principi della legge 20/16.
Il Presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, accoglie bene l'indirizzo del Cdm: "Considero l’intervento del Governo a favore della introduzione della doppia preferenza di genere nella prossima tornata elettorale una bellissima notizia, un atto legittimo e di assoluta condivisione, visto il mancato adeguamento del consiglio regionale. Lo avevo io stesso suggerito nelle settimane scorse al Governo, in diversi colloqui con il Presidente Conte e il Ministro Boccia. Spero e auspico che il prossimo consiglio regionale possa avere una grande presenza femminile".
Il primo a esultare è il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando: "Oggi il cdm ha 'imposto' la doppia preferenza alle regioni che non avevano provveduto. Va reso merito al governo, rammarico per i consigli che in 5 anni non sono stati in grado di provvedere".
La capodelegazione di Italia Viva, Teresa Bellanova, aggiunge: "Sono molto soddisfatta che il CdM abbia dato l'ok al meccanismo della doppia preferenza di genere nelle leggi elettorali di Puglia e Liguria, che andranno al voto a settembre e che incredibilmente non si erano ancora adeguate alla norma nazionale".
Il capodelegazione di Leu, Roberto Speranza, commenta: "In Consiglio dei Ministri abbiamo trovato l’intesa sulla norma che dispone che in tutte le regioni si dovrà votare con la doppia preferenza di genere. È una scelta importante che va nella direzione giusta".