AGI - "Noi non abbiamo mai legato la vicenda delle fregate italiane alla Marina egiziana all'idea di un possibile osceno scambio tra vendita di armi e diritti umani, e bene ha fatto il Presidente Conte a dare immediata disponibilità a riferire alla Commissione parlamentare d'inchiesta". Lo scrive il segretario del Pd Nicola Zingaretti in una lettera a 'Repubblica' sul caso di Giulio Regeni, il ricercatore italiano rapito e ucciso al Cairo quattro anni fa.
Per Zingaretti è "di fondamentale importanza dunque che il Governo con le figure preposte ai massimi livelli compia già dalle prossime ore, tutti i passi dovuti per ottenere dall'Egitto le condizioni elementari per avviare il processo" oltre a "ricevere dalle autorità egiziane il domicilio legale di coloro che la Procura di Roma ha indagato dal dicembre 2018 per essere coinvolti nel sequestro e omicidio di Regeni".
"Non è un fatto tecnico" precisa il segretario dem, perché "in uno stato di diritto quale è l'Italia l'avvio di un processo è legato alla possibilità degli imputati di difendersi e quindi in primo luogo di essere avvertiti" afferma Zingaretti.