“Le condizioni del Mes sono molto convenienti per l’Italia, che usufruirebbe addirittura di un tasso di interesse negativo sui prestiti fino a 7 anni e di poco più di zero su quelli fino a 10 anni, a fronte di tassi sui Btp del debito pubblico italiano dell’1,7%”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera il viceministro dell’Economia Antonio Misiani.
Secondo il numero due del Mef, “non ci sono condizioni di altro tipo, se non che la spesa riguardi direttamente e indirettamente la sanità”, cosicché “l’Italia potrebbe ottenere in questo modo fino a 36 miliardi di euro”, dunque “si tratta di una opportunità molto importante per rafforzare il sistema sanitario”.
Facendo un po’ di conti, Misiani sostiene anche che il poter accedere al programma europeo Sure “per l’Italia può valere una ventina di miliardi di prestiti coi quali finanziare la cassa integrazione”, e anche ai fondi per la liquidità alle pmi della Bei, “che potrà erogare fino a 40 miliardi”. Poi contiamo – aggiunge Misiani - sul Recovery fund, dal quale potrebbero arrivare risorse molto importanti (circa 173 miliardi per l’Italia) anche se sappiamo che i tempi sono più lunghi perché serve l’approvazione all’unanimità negli organismi europei”.
Quanto a convincere i 5Stelle ad accettare il Mes, Misiani: “Decideremo insieme. L’importante è partire dalle priorità e dal fabbisogno di risorse, vagliando senza pregiudizi tutti gli strumenti che la Ue ci offre. Mes compreso”.