"C'è un clima liberticida, una deriva preoccupante. Si vuole mettere a tacere il centrodestra. Ed è controproducente, perché la rabbia nel Paese è reale, può esplodere da un momento all'altro, e se a incanalarla in modo democratico c'è l'opposizione è un bene, non un pericolo".
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, esordisce così in un'intervista al Corriere della Sera in edicola. Poi la presidente di FdI precisa che "la mascherina l'ho sempre indossata" ma aggiunge anche che "le polemiche si fanno solo se le manifestazioni le organizziamo noi!".
Dopo di che, "abbiamo visto assembramenti il 25 aprile, all'inaugurazione del Ponte di Genova, per Silvia Romano, anche ed è comprensibile a Codogno per la visita del capo dello Stato", tuttavia "gli unici su cui indaga la Digos siamo noi e i negozianti che si erano permessi di manifestare contro il governo" osserva Meloni.
Poi la leader di FdI precisa che "se non si sta tra la gente ma si sta chiusi nei palazzi, il risultato è che si ritiene di risolvere la crisi enorme che ci attende a colpi di bonus monopattini" ma si dice anche disponibile al dialogo con il governo ma "ecco le due condizioni: sparisce tutto quello che non c'entra con il rilancio: poltrone, consulenze, amenita', bonus inutili.
E le riunioni tra governo e opposizione le facciamo in streaming, così gli italiani potranno giudicare. Ci stanno? I signori del M5S, che tanto amavano la trasparenza, guarda caso adesso dicono di no...", conclude Meloni.