"Non voglio declamare opere immaginifiche. Io ho parlato di una rete infrastrutturale su cui c'e' tanto da fare. Quando ci metteremo attorno a un tavolo valuterò senza pregiudizi anche il Ponte sullo Stretto". Le parole pronunciate dal premier Giuseppe Conte durante la giornata di mercoledì 4 aprile hanno riaperto la diatriba sull'opera che riguarderebbe il collegamento diretto tra Sicilia e Calabria. Nelle ultime ventiquattr'ore i vari partiti hanno preso posizione, applaudendo le parole del Presidente del Consiglio o bloccando sul nascere questa possibile apertura.
Il "no" del M5s
Nella lista dei contrari c'è sicuramente il Movimento 5 Stelle: "L'Italia ha bisogno di tante opere utili e urgenti, dalla manutenzione della rete viaria al potenziamento della rete ferroviaria regionale e nazionale lungo lo Stivale e in particolare modo nel Mezzogiorno, per azzerare il gap infrastrutturale e creare una rete di trasporti efficiente e veloce. Sono questi, insieme a quelli per la messa in sicurezza del territorio, i cantieri effettivamente utili e prioritari".
A marcare così il punto è una nota dei deputati pentastellati nelle commissioni Ambiente e Trasporti. "Cantieri - si osserva - che vanno nella direzione della tutela ambientale e della risposta alle esigenze quotidiane delle persone". E ancora: "Un'opera come il Ponte sullo Stretto di Messina, che da sempre il Movimento 5 stelle ritiene - si ribadisce - non utile e non prioritaria per il Paese sottrarrebbe soltanto energie e risorse a queste opere davvero urgenti e necessarie per uno sviluppo a misura d'uomo e foriero di molti piu' posti di lavoro, per giunta stabili e duraturi".
Una posizione sostenuta anche da Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri e deputato M5S, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1: "Tutto va valutato senza pregiudizi. Io senza pregiudizi dico che il ponte sullo Stretto è una caz...a". Aggiungendo che "Conte ha detto che valuterà senza pregiudizio. Cioè raccoglierà le carte di chi ha studiato già il ponte e capirà da solo, come credo che già sappia, che il progetto non è realizzabile".
A Facebook, invece, ha affidato il suo pensiero il sottosegretario ai Beni e culturali, Anna Laura Orrico: "In questi giorni si fa un gran parlare del ponte sullo Stretto, e da calabrese l'argomento ovviamente mi tocca personalmente. Non sono contraria alle grandi opere, purché esse però abbiano un senso e rispondano ad una reale esigenza del territorio".
"In questo momento di grave crisi economica - prosegue Orrico - è facile ricorrere allo strumento del rilancio delle grandi opere pubbliche come soluzione ai problemi atavici di un Paese che ancora viaggia a più velocità. Ieri per la prima volta in Calabria è arrivato un treno Frecciarossa: sebbene questo treno non possa viaggiare alla velocità con la quale è stato progettato a causa della inadeguatezza dell'infrastruttura ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria, il fatto che sia arrivato fino alla punta dello Stivale è comunque il segno che qualcosa sta cambiando negli investimenti in infrastrutture per il Sud".
Secondo Orrico, " rimessa in sesto la Calabria così come la Sicilia sul piano delle infrastrutture di base che consentano a queste regioni di far viaggiare i propri cittadini alla stessa velocità e sicurezza del resto del Paese, solo allora sarà possibile ragionare su un'eventuale opera mastodontica e di grande ingegneria come il ponte sullo Stretto; senza trascurare il fattore 'C' che sulle opere pubbliche è sempre in agguato, ovvero quella criminalità organizzata che già fiutava affari milionari quando solo ci si avvicinava allo studio di fattibilita' del ponte. Quindi - conclude il sottosegretario ai Beni culturali - andiamo avanti sulla messa in sicurezza delle opere già esistenti e sul miglioramento delle infrastrutture".
Il "Sì" di Italia Viva
"Il ponte sullo Stretto costerà di più se non si farà che se si farà. C'è già una gara vinta con un ricorso di un'azienda. E se non si farà questa azienda chiederà i danni allo Stato". Così il leader di Italia viva Matteo Renzi. Stessa linea anche per il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone: "Bene l'apertura del presidente Conte sul Ponte sullo stretto: valutiamo realmente la possibilità di costruire un'opera strategica per la Sicilia, insieme ad un piano infrastrutturale per il Mezzogiorno. Cogliamo l'occasione di trasformare una crisi in un'occasione di sviluppo per il Sud, a partire dall'alta velocità e dalle infrastrutture non solo viarie ma anche digitali".
Musumeci e i problemi nella Maggioranza
Posizioni opposte, quelle di M5s e Italia viva che sono state rimarcate dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci: "Il presidente Conte ha lanciato l'idea del ponte ma sa benissimo che metà della sua maggioranza è contraria. Il metodo del ponte Morandi non può essere un'eccezione, deve diventare una regola non generalizzata".
"Conte - ha aggiunto - al di là della sua ostentata buona volonta' e del suo ottimismo, sa che deve fare i conti con una maggioranza che è contraddittoria".
Forza Italia: Conte "elude" il tema
"Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, incalzato da una giornalista durante la sua conferenza stampa a Palazzo Chigi, non chiude alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, ma, di fatto, elude la domanda postagli dalla cronista e usa una formula democristiana per dare una risposta neutra: 'senza pregiudizi valuterò tutto', aggiungendo, 'ma ci sono tante infrastrutture da valutare, a cominciare dai binari unici". Queste le parole di Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia.
"Per non scontentare nessuno - aggiunge - il premier scontenta tutti: apre uno spiraglio a chi è favorevole alla costruzione del Ponte; non fa imbufalire i suoi principali sponsor del Movimento 5 Stelle. Per far ripartire il Paese, per attrarre gli investimenti, per garantire a tutte le Regioni d'Italia una rete infrastrutturale all'altezza, serve avere coraggio. Non si può buttare la palla in tribuna. A Giuseppe Conte chiediamo un passo in avanti, basta giocare in difesa".
"Quello del ponte sullo Stretto è uno dei grandi progetti di Forza Italia voluto dal Presidente Berlusconi. È quindi ovvio che noi siamo d'accordo con quest'opera ma non vorrei che la timida apertura di Conte sia solo uno specchietto per le allodole per addolcire l'opposizione. Ieri infatti il presidente del Consiglio ha parlato anche di grandi opere e di Tav oltre che del ponte sullo stretto, insomma di tutti quei dossier contro cui il Movimento 5 Stelle, di cui Conte è espressione, si è sempre battuto. Ricordiamo Beppe Grillo che nuotava nello stretto per dire che il ponte non serviva".