È di nuovo caos alla Camera. Ma la tensione, altissima, si sposta anche al Senato. E volano parole grosse. A fronteggiarsi in un duello a distanza che rischia di sfociare in una vera e propria rissa sono gli ex alleati di governo: da una parte il Movimento 5 stelle, che boccia senza appello la sanità lombarda nella gestione dell'emergenza coronavirus. Dall'altra la Lega, che insorge e accusa i pentastellati di "speculare sui morti".
Durissimo Matteo Salvini, che invita i grillini a "sciacquarsi la bocca prima di insultare la Lombardia". Nel ring salgono anche le altre forze politiche, con Giorgia Meloni convinta che tutto rientri in una precisa "strategia", in base alla quale il premier Giuseppe Conte ricopre il ruolo di colui che "vola alto, parla di collaborazione", mentre ai 5 stelle è affidato il compito di attaccare a testa bassa. Con l'unico scopo del governo di non coinvolgere le opposizioni e andare dritto per la sua strada.
Lettura fermamente smentita dal presidente del Consiglio: "Non istigo nessuno", taglia corto Conte. Insomma, ancora una volta il premier si presenta davanti al Parlamento e il clima tra maggioranza e opposizione si fa subito rovente. Sin dalla prima mattina, quando Conte parla alla Camera per illustrare la Fase 2 e il decreto rilancio, la tensione è palpabile. Le opposizioni rumoreggiano su alcuni passaggi del discorso del premier, in particolare sulla regolarizzazione dei migranti e sulle banche. Ma la situazione esplode solo dopo, non appena inizia il primo intervento che apre il dibattito: a parlare è il pentastellato Riccardo Ricciardi che rivendica le scelte dell'esecutivo nella gestione dell'emergenza, puntando invece il dito contro la gestione lombarda.
La Lega non ci sta, e iniziano i cori "buffone, buffone", ma anche "vergognati", sostenuti dai colleghi del centrodestra. Ricciardi prosegue, cita l'assessore Gallera, cita Giorgetti (che poi, raccontano, si sfogherà contro i 5 stelle in Transatlantico con il ministro Speranza), cita le amministrazioni precedenti sempre di centrodestra. È a questo punto che diversi deputati leghisti lasciano i propri banchi per dirigersi verso il centro dell'emiciclo, da dove sta parlando il pentastellato. Interviene il presidente Fico, costretto a richiamare tutti più volte all'ordine e, alla fine, nel timore che la situazione degenerasse fino all'uso delle mani (c'è chi racconta di un microfono divelto e rotto e sedie buttate a terra), sospende la seduta. Sospensione che dura parecchio, si fatica a ripristinare la calma. Interpellato sull'accaduto, Conte sembra prendere le distanze dalle parole di Ricciardi: "Sono sue opinioni personali, non le ha condivise con me".
"È inaccettabile speculare sui morti", tuona il capogruppo della Lega Riccardo Molinari alla ripresa dei lavori. La presidente dei deputati di Forza Italia, Mariastella Gelmini, chiede a Conte di prendere pubblicamente le distanze dalle parole di Ricciardi che per i leghisti lombardi altro non è se non uno "sciacallo". Interviene il Pd che, con Emanuele Fiano, mette in chiaro: "Noi rispettiamo tutti i morti, i malati, i lavoratori, i medici" che hanno subito l'epidemia da Covid-19 "in qualsiasi regione di Italia, noi rispettiamo i nostri colleghi dell'opposizione ma non smetteremo mai di dirvi la verità". Anche il capogruppo di Leu, Federico Fornaro, torna sulla questione, e dice: "Le immagini dei camion che trasportavano le bare eèuna ferita aperta che non potrà mai essere cicatrizzata e non si può né deve mai fare propaganda o strumentalizzare tutti i morti del Covid-19, ma allo stesso modo con rispetto credo si possa e debba discutere su come hanno funzionato i diversi sistemi sanitari regionali, che non vuole dire colpevolizzare nessuno ma io inviterei ad avere più cultura del dubbio. È lecito che la politica si interroghi sulle differenze sui numeri di morti e contagi? Io credo di si'".
Su twitter, però, il vicesegretario dem chiede se "valeva la pena l'intervento incendiario" di Ricciardi, scrive Andrea Orlando. Mentre i 5 stelle difendono il collega: la ministra Fabiana Dadone ritiene che nelle parole di Ricciardi "non vi e' nulla di atipico, è legittimo che maggioranza e opposizione dicano quello che pensano".
Lo scontro si sposta al Senato, dove Conte replica l'informativa. Quando Salvini prende la parola la tensione è di nuovo palpabile: "Qui c'è gente che ride. Lei - dice rivolgendosi alla maggioranza e in particolare a una senatrice - prima di ridere porti rispetto a chi sta a casa. Lei se ha tanto da ridere vada al bar per rispetto di chi a casa sta soffrendo. Se ha da ridere, vada a Villa Borghese per rispetto degli italiani". Nuovo round quando interviene il 5 stelle Nicola Morra: altre critiche alla sanità della Lombardia che, sostiene, durante l'emergenza coronavirus "ha dimostrato di non saper affrontare una pandemia perché erano state fatte delle politiche sanitarie" sbagliate. Dai banchi della Lega sono arrivate pesanti critiche, ma il presidente Casellati è riuscita a riportare l'ordine dopo alcuni minuti.