"Invito i cittadini a fare le vacanze in Italia". Giuseppe Conte lancia in aula alla Camera un messaggio insolito, perché questa scelta contribuirebbe al rilancio dell'economia. Dal 3 giugno saranno possibili i viaggi da e per l'Europa, ma l'Italia non è ancora il Paese attraente di un tempo: "Rimane fondamentale, anche quando siamo all'aperto, il rispetto - dice Conte - delle distanze di sicurezza e, ove necessario, l'utilizzo delle mascherine. Non è ancora questo il tempo dei party, delle movide e degli assembramenti".
Il motto della fase 2 rimane quindi il manzoniano 'adelante con juicio'. Il Presidente del Consiglio ribadisce la bontà delle scelte attuate durante la fase 1 dell'emergenza. Un rimprovero viene riservato alle banche: "Il sistema bancario può e deve fare di più, in particolare per agevolare i prestiti sostenuti da garanzia pubblica".
Per la fase 2 Conte sottolinea che il decreto legge rilancio vale 155 miliardi di euro in termini di saldo netto da finanziare. L'Italia puo' trasformare "l'emergenza in opportunità", perché la fase 2 non è "meno insidiosa di quella del contagio". La prossima mossa sarà il dl semplificazioni e la priorità del Governo è quella di far ripartire "il motore delle opere pubbliche".
Per Conte "nel decreto Semplificazioni sarà previsto un iter semplificato per un elenco di opere strategiche con poteri derogatori. Questo senza far venir meno i controlli più rigorosi che assicurino piena trasparenza ed evitino infiltrazioni mafiose".
Dal punto di vista sanitario Conte mette in fila alcuni passaggi:
- Sono stati fatti 3,17 milioni di tamponi, e l'Italia è "al primo posto nel rapporto tra tamponi e numero di abitanti";
- Da lunedì 25 maggio partiranno test sierologici gratuiti su un campione di 150.000 cittadini, per esclusive finalità di ricerca scientifica;
- Nei prossimi giorni partirà la sperimentazione dell'app Immuni. Conte pero' non esclude modifiche legislative: "Durante l'iter parlamentare, il decreto legge 28 potrà certamente arricchirsi del contributo delle Camere";
- I posti letto in terapia intensiva sono pari a 7.864, con un incremento del 52% rispetto all'inizio dell'emergenza. Al contempo, i posti letto nei reparti di malattia infettiva e pneumologia sono pari a 28.299, con un incremento ancora più significativo pari al 334%;
- Il dl rilancio stanzia 3,2 miliardi di euro per la sanità allo scopo di rendere stabile l'incremento di 3.500 posti letto in terapia intensiva e riqualificare 4.225 posti letto di area semi-intensiva.