L'Aula del Senato ha respinto, con 160 no, 131 sì' e un astenuto, la mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, presentata dal centrodestra e con 158 no, 124 sì e 19 astenuti, la mozione di sfiducia presentata da Emma Bonino e altri.
Fonti Iv: "Da Conte impegni, mai chiesti rimpasti"
"Ci aspettavamo un segno di discontinuità da parte di Alfonso Bonafede e, seppure in politichese, questo segno di discontinuità è arrivato". È quanto spiega all'AGI una fonte qualificata di Italia Viva sottolineando che "il ministro ha detto che si darà il via a questa commissione sulla prescrizione e noi vi porteremo Gian Domenico Caiazza", presidente delle Camere Penali, "e un nostro parlamentare, un tecnico e un politico". Assieme a questo, in Italia Viva si esprime soddisfazione "per l'impegno del presidente del Consiglio sullo sblocco dei cantieri che, per noi, rappresenta la risposta più importante al tema economico che abbiamo davanti. Ci fidiamo di questo suo impegno". Ma tra i temi su cui Italia Viva punta molto c'è anche "il Family Act su cui il premier ha confermato che il Consiglio dei Ministri lavorerà nei prossimi giorni perché venga approvato". Tutto ciò considerato, si potrebbe immaginare che i rapporti dentro la maggioranza si siano consolidati: "Questo non dipende da noi", riferiscono ancora da Italia Viva, "noi non abbiamo chiesto rimpasti, non abbiamo chiesto nulla di strano. Vorremmo solo che finisse questo continuo porre veti alle nostre proposte e vorremmo che, quando poniamo un problema, questo venga preso in considerazione. Avremmo potuto avere riaperture molto più ordinate se fossero state ascoltate le nostre richieste. Non vogliamo fare polemiche, diciamo queste cose da tempo con spirito costruttivo e positivo. Siamo solo molto preoccupati per il Paese".
M5s: "Fallita spallata, ora lavorare tutti per Fase 2
"Il tentativo di colpire il governo tramite le mozioni di sfiducia avanzate nei confronti del ministro Bonafede è fallito. Sugli attacchi pretestuosi al Guardasigilli hanno prevalso la compattezza della maggioranza e, soprattutto, gli ottimi risultati ottenuti da Bonafede da quando è alla guida del dicastero di via Arenula". Cosi' i 5 stelle in commissione Giustizia alla Camera.
"Sfiduciare il ministro che ha saputo dare al Paese una legge anticorruzione che finalmente rispetta i più avanzati standard europei, che ha migliorato la norma sul voto di scambio politico-mafioso e che ha messo un freno alla prescrizione era semplicemente assurdo. Ora, archiviate le polemiche, è bene - conclude una nota - che tutti si rimbocchino le maniche per dare il proprio contributo per far ripartire il Paese".
Pd: risultato importante, ora nuova fase giustizia
"È importante il risultato del voto al Senato, devo dire che non ci aspettavamo un risultato diverso". Lo dice il deputato e Responsabile Giustizia del Pd, Walter Verini, interpellato dall'AGI sul voto alle due mozioni di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, entrambe respinte dall'Aula del Senato. "Devo dire che non ci aspettavamo un risultato diverso. Era una iniziativa legittima ma strumentale, tesa a colpire non solo un ministro, ma l'intero governo", prosegue Verini. Oltre alla forma, poi, l'esponente dem si concentra sul contenuto delle mozioni: "Nel merito, poi, le mozioni di sfiducia - fra loro diverse - hanno avuto come causa scatenante la polemica del magistrato Di Matteo contro Bonafede. Una polemica singolare che ha provocato allusioni e accuse del tutto spazzate via dai fatti".
Dopo il voto di oggi, tuttavia, i dem si aspettano dei passi in avanti: "Ora si deve aprire una nuova fase della giustizia italiana, di cambiamento e di autentica riforma, per farla finita con gli 'opposti estremismi' del 'populismo giustizialista' e del 'garantismo usa e getta'. La ricostruzione, su nuove basi, del Paese richiede anche una ricostruzione di una giustizia efficace, efficiente, rapida, che rispetti garanzie e diritti", conclude Verini.
Bonafede: "Giustizialista? La stella polare la Costituzione"
"Ho sempre rigettato l'approccio alla giustizia in termini di giustizialismo e garantismo. I cittadini ci chiedono di lavorare con onestà e trasparenza. La stella polare è la Costituzione. Posso dire che i tanti attestati di stima e affetto, tantissimi, mi hanno dato il senso di apprezzamento del lavoro fatto, nelle modalità in cui io l'ho sempre portato avanti, in piena trasparenza". Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede conversando con i cronisti a Palazzo Madama.
Respinta anche la mozione di sfiducia di Bonino
L'Aula del Senato ha respinto, con 158 no, 124 sì e 19 astenuti, la mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, presentata da Emma Bonino e altri.
Forza Italia: hanno vinto i giustizialisti
"C'era l'occasione per dare un segnale chiaro: ma ancora una volta il radicalismo grillino ha avuto la meglio. Non saranno certo tavoli o tavolini sulla giustizia a compensare il pesantissimo significato politico del voto di una coalizione che si è stretta, compatta, a difesa del Guardasigilli. Hanno vinto i giustizialisti". Lo dichiara Enrico Costa, deputato di Forza Italia e Responsabile Giustizia del movimento azzurro.
Respinta la mozione del centrodestra contro Bonafede
L'Aula del Senato ha respinto, con 160 no, 131 sì e un astenuto, la mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, presentata dal centrodestra. I senatori presenti alla votazione della mozione a firma Romeo, Ciriani, Bernini erano 297, i votanti 292.
Fattori (Misto): mai espresso giudizi sulla mozione Bonino
"Non ho mai espresso giudizi sulla mozione Bonino". Lo sottolinea la senatrice del gruppo Misto (ex M5s), Elena Fattori. "Pensavo semplicemente che Bonafede avrebbe dovuto dimettersi per dignità e per rispetto del Governo", spiega Fattori, mentre si aspettano i risultati del voto che si sta svolgendo in Aula sulle due mozioni di sfiducia presentate nei confronti del Guardasigilli.
Al via il voto sulle mozioni di sfiducia
Concluse le dichiarazioni di voto, è iniziata la prima chiama per la mozione presentata dal centrodestra. Ciascun senatore - ha stabilito la conferenza dei capigruppo - voterà dal posto, con entrata nell'emiciclo scaglionata a gruppi di 50 ogni dieci minuti, secondo l'ordine alfabetico. Al termine delle due chiame sarà votata, con lo stesso schema, la mozione Bonino.
Perilli (M5s): mozioni strumentali, attacco al governo
Le mozioni di sfiducia contro il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, "sono strumentali, sono un attacco a tutto il governo che pero' compattamente sta qui e risponde con il coraggio del proprio operato". Lo ha detto il capogruppo del Movimento 5 stelle in Senato Gianluca Perilli durante le dichiarazioni di voto. "Questo governo lo butteranno giù i cittadini quando e come vorranno".
Bongiorno: "Il ministro non è un passante, gravi omissioni"
"Ministro, lei non è un passante se quelle norme non vanno è lei che le deve cambiare". Cosi' Giulia Bongiorno si è rivolta ad Alfonso Bonafede, che, nella sua replica alle mozioni di sfiducia in Aula al Senato, aveva sostenuto di aver applicato leggi approvate in passato, nella gestione delle scarcerazioni in fase di pandemia. Per la senatrice leghista, il "sovraffollamento della carceri non è un problema ascrivibile al ministro Bonafede", ma quest'ultimo sul tema ha commesso "l'ennesima omissione: non ha fatto nulla per porvi rimedio".
Bongiorno ha poi criticato la mancata chiusura dei tribunali, definita un "fatto gravissimo" e la sospensione dei "termini del codice rosso", che ha costretto "tantissime donne a rimanere ostaggio di violenze in casa". "La norma acchiappa boss è una norma vuota che aggiunge solo qualche parere", ha poi sostenuto.
Pd contro sfiducia: "Questione politica"
Il Partito democratico voterà contro le due mozioni di sfiducia presentate in Senato nei confronti del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. "Si tratta di una questione politica. Un obiettivo dichiarato delle opposizioni per far cadere il governo", ha detto Anna Rossomando in dichiarazione di voto.
Mulé (FI): Renzi sacrifica ideali per posti di comando
"Matteo Renzi dimostra ancora una volta di chiacchierare tanto e agire poco. Altro che merito delle questioni, altro che valori e ideali: Italia viva ha ammainato e tradito la bandiera del garantismo per sventolare quella del giustizialismo dei 5 stelle incarnata dal ministro Alfonso Bonafede. Dio li fa e poi li accoppia: uniti nel giustizialismo, uniti nella spartizione delle poltrone. Ma sacrificare ideali e principi nobili in cambio di posti di comando appartiene alle miserie dei piccoli uomini". Lo afferma, in una nota, Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.
Più Europa: populismo giudiziario M5s vince con Pd e Iv
"La maggioranza ha scelto di sostenere Bonafede e di accordare la fiducia 'a prescindere'. E anche Renzi, purtroppo, si adegua. Avremo lo stesso Governo e lo stesso pessimo ministro di prima. Il populismo giudiziario del M5S vince con i voti di PD e IV. Un'altra opposizione c'e'!". Lo scrive su Twitter il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.
Leu rinnova la fiducia al guardasigilli
"Liberi e uguali rinnova la fiducia" al ministro della Giustizia. Lo annuncia nell'Aula del Senato Pietro Grasso. "Le chiediamo di continuare con vigore il dibattito con la commissione Giustizia e la commissione Antimafia per intervenire con rapidità e incisività i tanti temi che ci siamo impegnati a portare avanti", ha aggiunto.
Italia viva vota contro la sfiducia a Bonafede
"Voteremo contro le mozioni di sfiducia" contro Alfonso Bonafede. Lo annuncia in Senato Matteo Renzi, leader di Italia viva. "Non le voteremo per motivi politici", ha aggiunto, "in primis per quanto ha detto il premier" che ha sostenuto "che ne avrebbe tratto le conseguenze politiche".
La politica non e' vendetta" ha detto Matteo Renzi nell'Aula del Senato durante la dichiarazione di voto sulle mozioni di sfiducia, "Certe sue espressioni sul giustizialismo fanno male".
"Se votassimo oggi secondo il metodo utilizzato da Bonafede nei confronti dei membri dei nostri governi, lei oggi dovrebbe andare a casa", ha insistito ricordando i casi Alfano, Guidi, Boschi, Lotti e De Vincenti. "Ma noi non siamo come noi. Lei tutto è tranne che una persona avvicinabile dalla mafia e spero che questa vicenda possa far riflettere lei e i 5 stelle. Andare sui giornali e subire l'onta di un massacro mediatico fa male. Vi invito a fare una riflessione personale", ha affermato Renzi.
Bonafede, contro di me solo illazioni e allusioni
"Quando si giura sulla Costituzione come ministro della Repubblica, si decide di essere, in tutto e per tutto, uomo delle istituzioni". Così il Guardasigilli ha iniziato la sua replica in Aula al Senato, sottolineando che "in queste ultime tre settimane, fuori da qui si è sviluppato un dibattito gravemente viziato da allusioni e illazioni; per rispetto delle istituzioni, piuttosto che alimentare le polemiche ho condiviso, fin dall'inizio, l'esigenza del Parlamento di un confronto che si è già sviluppato, al Senato, con quattro interrogazioni a risposta immediata, e alla Camera, con due interrogazioni a risposta immediata, un'audizione in commissione giustizia e un'informativa urgente in aula".
"Tutti i fatti sono chiari e lo sono sempre stati: ci furono condizionamenti? Ancora una volta: No!" ha detto ancora Bonafede, tornando a parlare della nomina del capo del Dap del giugno 2018. "Chi lo sostiene se ne faccia una ragione. Non sono più disposto a tollerare alcuna allusione o ridicola illazione", ha aggiunto.
"È proprio la lotta al malaffare, senza compromessi, che ha sempre animato la mia attività politica. C'è un punto che risulta evidente a tutti: la ferma determinazione, che rivendico, con cui quelle leggi combattono il malaffare", ha aggiunto, riferendosi alle norme approvate portate avanti durante il suo incarico da Guardasigilli.
La Russa, se ha i numeri per passare voteremo la sfiducia
"La votiamo solo se si rivelerà uno strumento per raggiungere lo scopo, ovvero se, col nostro voto, passerà. Se non ha possibilità di passare non vediamo il motivo di votarla, perché ha punti che condividiamo ma altri punti che non ci convincono" ha detto il vice presidente del Senato Ignazio La Russa rispondendo a chi gli chiede se Fratelli d'Italia è intenzionata a votare, oltre a quella del centrodestra, anche la mozione di sfiducia ad Alfonso Bonafede depositata da Emma Bonino e +Europa.
Dal Mas, Forza Italia voterà la sfiducia a un ministro incapace
"Bonafede non deve lasciare il governo per le accuse mossegli in televisione da un magistrato, ora componente del Csm, ma per l'incapacità oggettiva mostrata durante la conduzione del ministero della Giustizia". Lo ha sostenuto intervenendo nell'aula di palazzo Madama, il senatore di Forza Italia Franco Dal Mas. "Le riforme liberticide realizzate sotto il suo impulso - ha aggiunto Dal Mas - sono il risultato di una ideologia manettara, giustizialista che offende lo spirito della nostra Costituzione. Sostenere che in Italia nessun innocente va in carcere è smentito clamorosamente dai fatti: in Italia il 30 per cento dei detenuti è in attesa di processo e la Costituzione prevede che fino al giudicato si è innocenti. Non possiamo trasformare le persone, come Bonafede ha fatto e vorrebbe continuare a fare, in cose. Per tali motivi voteremo la sfiducia".
Salvini, la Lega voterà la mozione di sfiducia di +Europa
"La Lega voterà anche mozione sfiducia di Piu' Europa. Serve un ministro della Giustizia che sia in grado di gestire le carceri, che assicuri che i boss non escano di galera, che ci sia certezza della pena" ha affermato il segretario della Lega Matteo Salvini. Rivolte nelle carceri con morti, poliziotti feriti e delinquenti evasi. Più di 500 fra mafiosi, camorristi, assassini e spacciatori usciti di galera in queste settimane. Avvocati in sciopero e tribunali nel caos. E poi carceri pericolose, mancanza di personale e di mezzi, condizioni di lavoro proibitive per donne e uomini della Polizia Penitenziaria. L'Italia ha bisogno di giustizia, non di premi ai boss mafiosi" ha aggiunto Salvini su Twitter.
Amendola, non ci sono gli elementi di merito per la sfiducia
"Una mozione di sfiducia va letta nel merito, credo che sia giusto respingerla proprio perché non ci sono gli elementi di merito. Accanto a questo ovviamente c'è una discussione sul lavoro importante che il ministro Bonafede dovrà fare nei prossimi mesi, sulla riforma di differenti ambiti del mondo della giustizia e credo che la coalizione, pur nelle differenze che ci sono su questi temi, possa lavorare insieme in maniera coesa". Lo ha detto a "Start", su Sky TG24, il ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola.
Bonino: quale politica per la giustizia serve al Paese?
"A chi mi dirà che non si può sfiduciare il ministro per non far cadere il governo ricordo che qui oggi si discute di quale politica per la giustizia serva all'Italia. E sono convinta che se la continuità del governo dovesse significare la continuità della politica della giustizia che il ministro Bonafede ha praticato, invito tutti a considerare che l'Italia non ne avrebbe nessun giovamento, neanche nei dati della ripresa che vogliamo affrontare". Lo ha detto in Senato Emma Bonino, illustrando la mozione di sfiducia che porta la sua firma. "La risposta non può essere che non si può far cadere il governo", ha aggiunto.
Pepe (Lega), Bonafede è il ministro delle scarcerazioni allegre
Il Guardasigilli deve dimettersi perché è "il ministro delle scarcerazioni allegre". Lo dice nell'Aula del Senato Pasquale Pepe, della Lega illustrando la mozione di sfiducia nei riguardi di Alfonso Bonafede. "Lei non ha saputo far fronte a rivolte spaventose, ha scritto la pagina più buia della realtà carceraria italiana" e "non ha preso nessuna strategia per proteggere gli agenti della polizia penitenziaria".
Orfini, non c'è alternativa a respingere la sfiducia
"Non c'è alternativa a respingere la sfiducia a Bonafede. Ma non è obbligatorio farlo fingendo di condividerne le idee. Le politiche per la giustizia di questo governo sono pessime e devono cambiare radicalmente. E spetta al Pd chiederlo. Anzi esigerlo". Lo scrive su twitter Matteo Orfini, parlamentare del Partito Democratico.
Meloni, è debole con la criminalità non può fare il ministro
"Una persona così debole nei confronti della criminalità organizzata non può rimanere a fare il ministro. Nei palazzi si dice che Italia Viva abbia fatto uno scambio sul voto per Bonafede in cambio della sanatoria per gli immigrati". Lo ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni ad Agorà su Rai 3. "Voteremo la mozione Bonino" di sfiducia "alla seconda 'chiama'. Vediamo prima se l'ha votata Renzi. Sulla mozione della Bonino, ci sono degli elementi che non condivido, né utilizzerò i voti di FdI per far alzare la posta a Renzi. Noi votiamo alla seconda chiama, vediamo prima se la vota Renzi".
Bellanova, il voto di Italia viva dipende dai segnali di Bonafede
"Ascolteremo il ministro della giustizia. Il ministro sa bene, che ci sono temi sensibili sul giustizialismo, noi continuiamo a pensarla in modo diverso come sulla prescrizione. Allora aspettiamo che il ministro dia segnali importanti in questa direzione. Sulla base di questo si esprimerà il nostro voto in Senato" ha detto il ministro delle Politiche agricole,Teresa Bellanova, ospite della trasmissione 'Circo Massimo' su Radio Capital.
"Non si tratta di promesse ma di farsi carico della composizione di una maggioranza. Noi non siamo persone che cambiamo posizione al bisogno. Bisogna riconoscere delle differenze e fare delle mediazione altrimenti non si capisce come si tiene insieme una maggioranza". Secondo Bellanova "bisogna dare un segnale di una coalizione che vuole lavorare riconoscendosi reciprocamente". Si parla di rimpasto, di nuove postazioni di governo per gli esponenti di Italia Viva: "Questo è un modo per immiserire il confronto", risponde Bellanova, "Italia Viva non ha chiesto postazioni di sottogoverno, ma ha posto un problema".