"Ho fiducia nella responsabilità degli italiani che hanno dimostrato serietà e disciplina nell'osservare le misure di sicurezza prescritte. Sta qui lo snodo della ripresa. L'Italia non può più aspettare. Ogni giorno di ritardo nella riapertura delle attività produttive significa saracinesche che non si rialzeranno più, cittadini che perdono il lavoro, famiglie sempre piu' povere. In questo momento è la politica che deve decidere". Così la presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, intervistata da 'Repubblica'.
"L'esperienza del ponte Morandi, con 1.000 persone al lavoro anche durante l'emergenza, è un esempio per tutti. Ci dice che senza burocrazia e senza vincoli è possibile lavorare in sicurezza, creando occupazione e quindi mettendo soldi nelle tasche degli italiani". Per poi aggiungere: "L'Europa vince solo se sa essere coesa, risoluta e celere nel dare risposte. Un'Europa consapevole di come le economie di tutti i suoi membri non possano che essere interdipendenti nella buona come nella cattiva sorte".
"Non ci sono - spiega ancora - sentimenti ostili verso nessuno. C'è solo la capacità di capirsi. Non sono le critiche costruttive o i richiami al sogno europeista ad alimentare l'euroscetticismo, ma le incertezze dell'Unione europea di fronte alla recessione economica. Bisogna intendersi sui termini. A mio avviso, in questo momento, europeismo e sovranismo sono concetti usati spesso in modo ambiguo. Chi mette il proprio Paese davanti all'Europa e le leggi nazionali davanti a quelle comunitarie non gioca certamente tra le fila degli europeisti".
Poi un pensiero sulle acque agitate dal caso Di Matteo-Bonafede. "Sono preoccupata. Per la prima volta nella storia della Repubblica registro un conflitto grave tra un membro del Csm e il Ministro della Giustizia, che sono espressione di due organi interdipendenti. Certo è che un conflitto di questo genere non può restare senza risposta. Anche il Csm deve fare la sua parte. Lo dico con la sensibilità di chi ne è stato componente come me. L'amministrazione della giustizia esige in primo luogo regole e giudizi eguali per tutti, perché non sopporta opacità di sorta. Solo cosi' si può riconquistare la fiducia dei cittadini", conclude Casellati.