Dopo il valzer delle ordinanze, con la decisione del Tar che ha 'bocciato' quella che consentiva la riapertura di bar, ristoranti, agriturismo e pasticcerie per il solo servizio ai tavoli all'aperto, la governatrice della Regione Calabria, Jole Santelli, in vista del 18 maggio, ed in attesa del confronto con il Governo e dei protocolli di sicurezza dell'Inail, si prepara ad aprire tutto.
Forte dei numeri del contagio, che ormai da giorni fanno segnare pochissimi casi positivi al coronavirus (da 0 ad un massimo di 5-7), e della assenza di "zone rosse" (passate da 15 a 0), l'obiettivo principale nella "Cittadella regionale" a Germaneto di Catanzaro è quello di puntare sulla ripartenza economica e sociale in una terra che da due mesi sta pagando un prezzo altissimo a causa del blocco dovuto dall'emergenza sanitaria.
“Il 18 riapriremo tutto, almeno nelle regioni che possono farlo”, ha ribadito ieri in tv, a "Non è l'Arena" Jole Santelli. Tornando sull’ordinanza regionale bloccata dal Tar Calabria ha aggiunto: “Mi dispiace molto perché in questi giorni la gente, a poco a poco, aveva iniziato ad uscire anche se con molta cautela. Ho l’impressione che siamo entrati in una caverna, ci siamo abituati al buio ed ora abbiamo paura della luce. Siamo terrorizzati di riprendere una vita che dobbiamo riprendere per forza”. Dal punto di vista dell’economia ha poi concluso: “Noi siamo un’economia depressa, dobbiamo dare una speranza alle persone”.
Ed è proprio l'economia la fonte di maggiore preoccupazione. Con la stagione estiva in arrivo, e il settore praticamente fermo in attesa di indicazioni, sono diversi i settori che rischiano di 'saltare'. Da giorni ristoratori e baristi sono sul piede di guerra, soprattutto a Cosenza, e lamentano in particolare la mancanza di regole chiare. E poi c'è il settore agricolo, di vitale importanza in Calabria, che sta attraversando un crisi profonda dalla quale sarà davvero difficile risalire.