"Bisogna fidarsi degli italiani, l’autocertificazione deve essere abolita", dice Sileri
“L’Italia è come un paziente convalescente da una malattia grave. Lo stiamo dimettendo, ma con prescrizioni da osservare. Però ci dobbiamo affidare anche alla responsabilità e al buon senso”. Lo sostiene in un’intervista al Corriere della Sera il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, di professione medico, che a proposito dell’autocertificazione per giustificare gli spostamenti delle persone dice: “Io forse non l’avrei messa, ma capisco la logica” perché “c’è sempre qualche furbo” ma per poi aggiungere subito dopo che “se guardiamo questi due mesi, il 95% degli italiani ha rispettato le regole”. Quindi chiosa: “o ho questo difetto, che mi fido degli italiani”.
E sulla diatriba “congiunti” - “amici”, il viceministro dichiara che “c’è chi vuole giocare con le parole, ma io ho detto amico vero nel senso che non deve essere una scusa” perché “c’è chi vive solo, è vedovo o magari ha bisogno di qualcuno che gli tenga il bambino” e quindi “in mancanza dei nonni e babysitter, un amico è fondamentale”.