“Vogliamo regole precise e sicure che valgano per tutti. Dopodiché apre chi è in grado di garantire queste regole. E rimane chiuso chi ancora non è in grado di adeguarsi”. In un’intervista al quotidiano La Stampa di Torino, il governatore lombardo Attilio Fontana fissa i paletti per le riaperture e per la cosiddetta Fase 2 dopo aver mandato con gli altri colleghi del centrodestra una lettera a Mattarella nella quale si propone “di invertire il parametro fin qui seguito da Roma: non fare più riferimento ai codici ‘Ateco’ che fanno differenza tra le diverse categorie merceologiche ma investire sulla responsabilità dei singoli”.
“In questo modo – chiosa Fontana – saremo più simili a Germania o Svizzera”, anche se – aggiunge – “sia chiaro: noi cercheremo di dare a tutti la possibilità di riaprire nel rispetto delle regole”. Nella lettera al capo dello Stato, Fontana e i governatori di centrodestra, nel fare riferimento alla Costituzione, lamentano che “sono state tolte alle Regioni molte prerogative decisionali” e precisano: “Le abbiamo accettate per senso di responsabilità ma ora che non siamo più nell’emergenza bisogna tornare al riparto delle competenze stato e regioni”, sollecitano.