Prima protesta di piazza, ai tempi del coronavirus, per Fratelli d'Italia. A rompere gli indugi, dopo che negli ultimi giorni erano cominciati a circolare in seno al fronte sovranista i ragionamenti sulle modalità per delle azioni palesi di protesta, è stata Giorgia Meloni.
Nel pomeriggio, infatti, la leader di FdI ha guidato i propri parlamentari e i consiglieri regionali del Lazio (in tutto circa 70 persone) in Piazza Colonna e li ha "schierati", con le mascherine tricolori e a distanza di due metri, di fronte alla sede del Governo.
Una scelta che ricalca quanto accaduto nei giorni scorsi a Tel Aviv in Israele, dove alcuni cittadini hanno occupato pacificamente piazza Yitzhak Rabin, mantenendo le distanze di sicurezza, per protestare contro l'esecutivo.
Gli eletti di FdI hanno esposto dei cartelli con la scritta "Il silenzio degli innocenti", oltre ad altri cartelli con le categorie professionali che rischiano a loro avviso di sparire per le mancanze nei provvedimenti annunciati dal premier Giuseppe Conte.
E proprio al metodo utilizzato dal presidente del Consiglio per legiferare durante l'emergenza, con l'emanazione di Dpcm, che si è rivolta principalmente la parte politica della contestazione: "Il Parlamento non decide niente - ha detto Giorgia Meloni - ci sono quattro persone che si chiudono dentro una stanza e decidono del futuro di milioni di persone. Noi la fase 2 la vogliamo discutere e votare in Parlamento e non resteremo a guardare".
"Siamo davanti Palazzo Chigi - ha spiegato - per gli italiani che vogliono risposte dalla politica. Siamo in silenzio, per noi è 'Il silenzio degli innocenti': le centinaia di persone che vivevano del loro lavoro e che hanno avuto le loro imprese chiuse per decreto. Vogliamo dare loro voce e dire che non siamo d'accordo su come si sta gestendo la fase 2, la cosiddetta ripartenza, che ripartenza non è. Il governo - ha concluso - si assuma le sue responsabilità. Noi abbiamo fatto una proposta alternativa, il punto è che non c'è un luogo per discuterla".