BELLANOVA: «Usiamo le risorse per aprire più aziende, non per tenerle chiuse»
L’assistenzialismo non ci farà uscire dalla crisi: investire su qualità e settori strategici
La priorità assoluta va data alla ripartenza dei cantieri, cominciamo dalle scuole
“Il rischio fame è serissimo. Così quello di nuove povertà. Per interi segmenti le cose cambieranno irreversibilmente. È irresponsabile immaginare di farvi fronte con una modalità puramente assistenziale o procedendo senza una logica unitaria e una regia generale”. La ministra per le Politiche agricole Teresa Bellanova lancia l’allarme con un’intervista al confindustriale Sole 24 Ore per dire che “le aziende strategiche che si sono rimboccate le maniche anche nei momenti di maggiori difficoltà vissuti in questi anni devono poter riaprire, con tutte le garanzie necessarie per la salute di chi ci lavora” ma su questo aspetto “vanno investite le risorse” anche “per impedire che vengano sopraffatte da una concorrenza che è già in agguato” e anche con “risorse a fondo perduto”.
Poi Bellanova chiosa: “La leadership non te la regala nessuno. E il tempo non è una variabile indipendente” e il made in Italy va aiutato “sostenendo la nostra leadership globale” con “tutti quei segmenti” che nel mondo fanno la sua forza. “Priorità assoluta” alla ripartenza dei cantieri, dunque, e “se e scuole sono destinate a restare chiuse, non vedo perché non mettere a valore risorse e lavoro per garantire qualità, sicurezza e bellezza a quegli edifici e ai nostri ragazzi. Lo possiamo fare subito. L’avremmo già dovuto fare” conclude la minsitra.