“La sanità deve tornare allo Stato" dice il capo politico del M5s
Il governo della Sanità deve tornare in capo alla gestione centralistica dello Stato? “È una delle nostre battaglie storiche togliere la tutela della salute dall’art. 117 della Costituzione come materia concorrente”. Risponde così Vito Crimi, da pochi mesi capo politico del Movimento 5 Stelle al posto di Luigi Di Maio, in un’intervista a la Repubblica visto “cosa sta accadendo in questi giorni”.
Secondo il leader pentastellato, poi, il confronto nella compagine di governo funziona “meglio col Pd” che con l’alleato precedente, la Lega nel primo governo Conte, perché “ci parliamo di più, mentre prima si interagiva solo a colpi di dirette Facebook di Salvini” anche perché “ogni giorno noi costruivamo qualcosa e il giorno dopo arrivava la demolizione da parte della Lega per alzare la posta”. “Almeno con il Pd non si va allo scontro pubblico”, chiosa Crimi.
Quanto alle opposizioni, invece secondo il leader dei 5Stelle “dovrebbero fare pace con se stesse” in quanto “prima hanno detto che siamo stati frettolosi nel dichiarare lo stato di emergenza il 31 gennaio, poi che abbiamo agito tardi”. Ma Crimi si dice sicuro che “alla fine andrà fatta chiarezza, con una commissione o altro” perché “tante colpe vengono addossate al governo ma andrebbero ricercate anche dalle parti delle regioni” concluse secco.