È il momento di pensare alla ricostruzione dell'Italia, piegata dall'imperversare dell'epidemia di coronavirus. "Mentre provvediamo ad applicare, con tempestività ed efficacia, gli strumenti contro le difficoltà economiche, dobbiamo iniziare a pensare al dopo emergenza: alle iniziative e alle modalità per rilanciare, gradualmente, la nostra vita sociale e la nostra economia" ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in cui sottolinea che "nella ricostruzione il nostro popolo ha sempre saputo esprimere il meglio di sé".
"Stiamo vivendo una pagina triste della nostra storia. Abbiamo visto immagini che sarà impossibile dimenticare", ha aggiunto il Capo dello Stato dopo il discorso pronunciato tre settimane fa, il 5 marzo. La prima riflessione del Presidente della Repubblica "si traduce in un pensiero rivolto alle persone che hanno perso la vita a causa di questa epidemia; e ai loro familiari. Il dolore del distacco è stato ingigantito dalla sofferenza di non poter essere loro vicini e dalla tristezza dell'impossibilità di celebrare, come dovuto, il commiato dalle comunità di cui erano parte. Comunità che sono duramente impoverite dalla loro scomparsa".
"Il senso di responsabilità dei cittadini è la risorsa più importante su cui può contare uno stato democratico in momenti come quello che stiamo vivendo" dice ancora Mattarella che riferisce anche che "la risposta collettiva che il popolo italiano sta dando all'emergenza è oggetto di ammirazione anche all'estero, come ho potuto constatare nei tanti colloqui telefonici con Capi di Stato stranieri".
Mentre Bce e Commissione Ue hanno assunto misure importanti per contrastare l'epidemia di coronavirus, il Consiglio dei capi dei governi nazionali "non lo ha fatto. Ci si attende che questo avvenga concretamente nei prossimi giorni" ha detto Mattarella "Sono indispensabili ulteriori iniziative comuni, superando vecchi schemi ormai fuori dalla realtà delle drammatiche condizioni in cui si trova il nostro Continente. Mi auguro che tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l'Europa. La solidarietà - ha concluso il Capo dello Stato - non è soltanto richiesta dai valori dell'Unione ma è anche nel comune interesse".