"Queste sono le mascherine che utilizziamo normalmente. Per non toglierle agli operatori". Poche parole pronunciate a microfoni spenti dal ministro agli Affari Regionali, Francesco Boccia, prima della conferenza con il Commissario all'emergenza sanitaria Angelo Borrelli, sono bastate a scatenare le polemiche. Quella di Boccia, che voleva essere una risposta alla domanda di un operatore, è stata interpretata come ironia, complice forse il sorriso di Borrelli che gli sedeva a fianco.
Il ministro indossava una delle mascherine distribuite dalla protezione civile, quelle che hanno fatto infuriare qualche giorno fa l'assessore alla sanità lombarda Gallera e oggi il collega sardo Nieddu, e che si presentano come una unica fascia da appuntare alle orecchie. Da qui è partito un fuoco di fila che ha visto avvicendarsi esponenti dell'opposizione ma anche di maggioranza.
Fuoco amico
Uno dei più duri è Matteo Renzi che dedica alla vicenda ben due video, uno su Facebook e un secondo su Instagram, dal contenuto simile, ma dai toni diversi. Se nel primo il leader di Italia Viva appare più compassato, nel secondo alza la voce e quasi grida dicendo che "fare ironia sulle mascherine è assurdo, un atteggiamento indegno delle nostre istituzioni. A maggior ragione dopo ciò che sta accadendo sulle mascherine dalla Lombardia alla Sicilia e dopo le giuste proteste di Fontana e Musumeci".
Anche Carlo Calenda, su Twitter, non usa mezzi termini: "Boccia ha dimostrato di non avere le qualità per ricoprire un ruolo istituzionale in questo momento. Non esiste sulla faccia della terra che un Ministro si metta a fare pagliacciate durante una pandemia nella sede della protezione civile. Conte dovrebbe chiedere le dimissioni", sottolinea Calenda che già da ministro dello Sviluppo Economico ingaggiò un lungo duello con Boccia e con Michele Emiliano, governatore pugliese molto vicino al ministro, sul caso Ilva.
I sindaci lombardi: "Vengano qua a vedere in faccia la morte"
Di tenore identico a quelli di Renzi e Calenda sono gli attacchi provenienti dalla Lega e da Forza Italia. "L'Italia ha oltre 4000 morti. La Lombardia piange 2550 persone. E il ministro Boccia cosa fa? Ride e fa il pagliaccio in conferenza stampa con la mascherina? Che miseria umana. Che figura miserabile", dice il segretario della Lega Lombardia, Paolo Grimoldi. "La quarantena da ogni polemica che ci siamo imposti come opposizione non ci impedisce di dire che la pantomima sulle mascherine tra il ministro Boccia e il Capo della protezione civile Borrelli è stata disgustosa", rimarca la forzista Alessandra Gallone.
"Purtroppo abbiamo visto tutti il video della conferenza stampa del ministro Francesco Boccia con Angelo Borrelli. Il teatrino con la mascherina del ministro è stato indegno e il ghigno di Borrelli disumano. Li invitiamo qui da noi, nelle nostre province lombarde, dove non contiamo i morti e dove non possiamo nemmeno piangerli", dichiara Stefano Locatelli, responsabile enti locali della Lega e Sindaco di Chiuduno, a nome di tutti i sindaci leghisti della Lombardia, "vengano a Bergamo, a Brescia, a Lodi, entrino nei nostri ospedali e guardino in faccia i medici e gli infermieri. Vediamo se poi hanno ancora voglia di ridere. Dall'inizio dell'emergenza non abbiamo mai visto il Governo e tutte le richieste che abbiamo avanzato sono cadute nel vuoto. Concedeteci almeno rispetto, se non umano istituzionale".
Il ministro al contrattacco: "Sciacallaggio"
Il ministro, comunque, non si fa pregare e risponde così a chi gli dà del pagliaccio: "Penso che in questo momento gli italiani abbiano bisogno di risposte e non di sterili polemiche. La mascherina che ho indossato durante la conferenza stampa è del tipo che indosso quotidianamente e che indossano i miei collaboratori. Inutile e indegno lo sciacallaggio che leggo sui social su una cosa che facciamo ogni giorno dalla mattina alla sera. Borrelli sorrideva perché, dopo il primo click, c'erano già le prime dieci domande di medici volontari. Ma nemmeno in un momento così si riescono ad evitare polemiche inutili?".
Al fianco del ministro si schiera il suo partito e alcuni ministri del governo: "Il ministro Francesco Boccia sta svolgendo con grandissimo impegno un lavoro importante e prezioso di raccordo tra il Governo, la Protezione Civile e le Regioni. E' questa la sostanza che conta. Le polemiche strumentali lasciamole perdere. Concentriamoci sul lavoro da fare, ognuno per la responsabilità di cui è investito", scrive su Facebook il viceministro dell'Economia, Antonio Misiani.
Dal Nazareno si sottolinea che "il ministro Boccia sta facendo un importantissimo lavoro in queste settimane di coordinamento delle iniziative e delle misure che si stanno prendendo con le Regioni, e ha spiegato quello che è successo ieri. Basta perdere tempo con polemiche strumentali, non se lo può permettere nessuno. Concentriamoci invece sulle cose da fare nelle prossime ore per gli italiani e per medici, operatori sanitari e volontari che stanno combattendo il Coronavirus".