“Se non avremo i risultati sperati, siamo pronti a nuove scelte coraggiose”. In un’intervista al - Corriere della Sera la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese si dice pronta a un intervento più deciso per inasprire pene e controlli se i cittadini non risponderanno con responsabilità alle direttive del governo, perché – dichiara – “dobbiamo tutti esser e consapevoli che stiamo affrontando un’emergenza eccezionale, in continua evoluzione e quindi estremamente complessa nella sua gestione” anche se è ben consapevole che “non si tratta solo di imporre un divieto ai cittadini” ma anche “di informare e di convincere gli italiani che i comportamenti superficiali possono, soprattutto in questa fase difficile di contenimento del coronavirus, provocare danni gravissimi per la salute pubblica”.
Quindi la ministra che governa il dicastero del Viminale si appella direttamente a qui cittadini che “non hanno ancora compreso che uscire di casa senza un valido motivo e rimanere a stretto contatto con amici e parenti è da irresponsabili perché il virus è più veloce e più furbo dei nostri piccoli espedienti per aggirare le ordinanze”. E invita tutti i cittadini a “collaborare attivamente con le forze di polizia che stanno svolgendo il loro compito con la consueta professionalità, umanità e disponibilità”, impegnate “per le persone più vulnerabili — e penso ai più anziani che si sentono disorientati — ma anche a svolgere verifiche incisive per sanzionare comportamenti irresponsabili che mettono in grave pericolo non solo la propria salute ma anche quella degli altri, a partire da quella dei propri cari”.
E a tale proposito la ministra ricorda che sono stati effettuati già oltre 100mila controlli e denunciate 2.197 persone. Quanto alla necessità di chiudere tutto, Lamorgese afferma che il governo “ha agito con determinazione e fermezza, adottando le decisioni ritenute necessarie in ragione dell’evoluzione di una situazione emergenziale assolutamente imprevedibile”, decisioni “assunte gradualmente che sono state condivise con gli esperti e il mondo scientifico”.