"Non nego che irrita sapere che alcuni Paesi stiano bloccando i nostri cittadini all'estero senza nessun criterio. Di fronte a forzature o blocchi insensati, sia chiaro, risponderemo, perché l'Italia è un Paese che merita ed esige rispetto, così come ogni singolo italiano". In una intervista a La Stampa di Torino il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dichiara che alla Farnesina "ci siamo attivati per far ritirare blocchi che riteniamo ingiustificati" e che "dal ministero abbiamo chiesto chiaramente che il tema delle chiusure verso l'Italia sia discusso anche al prossimo Consiglio Affari Esteri".
Il punto, secondo il titolare della Farnesina, è che come Paese ma anche come governo "stiamo affrontando una situazione delicata e abbiamo il dovere di reagire in tempi celeri", ciò che comporta per prima cosa mettere in campo "strumenti e iniziative che mirano a salvaguardare le imprese e il settore turistico" motivo per cui il ministro ha convocato per oggi una riunione straordinaria sull'export al ministero degli Affari Esteri per mettere sul tavolo più di 600 milioni di euro a sostegno delle imprese, "soldi - spiega il ministro - che serviranno a elaborare una nuova strategia per rilanciare il made in Italy nel mondo".
Quindi Di Maio dice alla Stampa che la diffusione di fake news "ha fatto del male al Paese" perché "sono state messe in giro notizie distorte che hanno fatto il giro del mondo in poco tempo" e così, anche per questo motivo "il consiglio dei ministri ha approvato un piano per diffondere notizie corrette e dati reali all'estero" perché "tutti i livelli istituzionali hanno il dovere di comunicare in maniera corretta e responsabile usando i giusti toni".